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Marocco: Il Re Mohammed VI chiede una ripresa economica per superare la crisi

MohammedVI ai parlamentari marocchini: questa crisi continua con le sue ripercussioni. è importante rimanere vigile

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Il Re Mohammed VI ha tenuto venerdì 09 ottobre un discorso dal Palazzo Reale di Rabat  a distanza in occasione dell’apertura della prima sessione del quinto anno legislativo della decima legislatura, che quest’anno interviene in una situazione particolare dovuta alla crisi sanitaria che colpisce il Regno del Marocco. 

Il Sovrano, rivolgendosi ai parlamentari, ha sottolineato che questa crisi continua con le sue ripercussioni economiche, sociali, sanitarie e psicologiche e tutto ciò che essa genera. 

L’importante ha detto Re Mohammed VI è di rimanere vigile e di continuare a sostenere il settore sanitario parallelamente alla rivitalizzazione dell’economia e al rafforzamento della protezione sociale. 

Evidenziato che questa crisi mostra una serie di squilibri e di deficit, il Re ha indicato che era stato lanciato un grande progetto di copertura sociale e di riforma delle istituzioni del settore pubblico. "Per salvaguardare la salute e la sicurezza dei cittadini, è essenziale essere vigili e risoluti nel fornire al settore sanitario un sostegno indissolubile".

Per affrontare le sfide che derivano dalla crisi sanitaria "senza precedenti", il Sovrano ha esortato tutte le istituzioni e le forze vive della nazione e, in primo luogo, il Parlamento a porsi al livello delle sfide dell’attuale congiuntura e a rispondere così alle aspettative dei cittadini. "Infatti, nella lotta per gli interessi della patria e dei cittadini, è importante ricordare che, come la responsabilità, il successo deve essere condiviso". Il Sovrano ha inoltre sottolineato che "insieme, uniti nel quadro nazionale e solidali su scala sociale, sapremo raccogliere questa sfida". 

Istituzione di un fondo strategico per gli investimenti

Il Re ha posto l’accento sui grandi progetti che potrebbero contribuire a superare le ripercussioni della crisi, sottolineando che "mettiamo il piano di ripresa economica in cima alla fase attuale", in particolare maggior sostegno per resistere alle piccole e medie imprese (PMI). 20mila imprese sono state sostenute con un importo di 26,1 miliardi di Dirham. 

Il piano si basa sul Fondo strategico d’investimento "di cui abbiamo raccomandato la creazione e al quale abbiamo deciso di dare il nome di Fondo Mohammed VI per gli investimenti" di cui il suo obiettivo è "aumentare la capacità dei settori produttivi di investire, creare posti di lavoro e preservare le fonti di reddito". Per garantire il successo di questo piano è stato posto l'accento sulla necessità di portare a termine la sua operatività in un quadro contrattuale nazionale, che coinvolga lo Stato e le parti economiche e sociali e si basi sul principio di correlazione tra diritti e obblighi. 

Il Re ha auspicato che il Fondo Mohammed VI per gli investimenti "svolga un ruolo di primo piano nella promozione degli investimenti e nell’aumento delle capacità dell’economia nazionale"; tale struttura interverrà per fornire ai settori produttivi il sostegno necessario e per finanziare e accompagnare i grandi progetti previsti, nel quadro di partenariati pubblico-privato. Per garantire che il Fondo possa svolgere pienamente il suo compito, "abbiamo dato i nostri orientamenti affinché sia dotato di personalità giuridica e di strutture manageriali adeguate, in modo che, in ultima analisi, esso si imponga come modello di buon governo, di efficienza e di trasparenza".

Un Fondo dotato di 15 miliardi di DH

Il Re ha inoltre dato le sue istruzioni affinché il fondo sia dotato di 15 miliardi di Dirham provenienti dal bilancio dello Stato, aggiungendo che l’assegnazione di questi crediti incoraggerà i partner marocchini e internazionali ad accompagnare gli interventi del Fondo e a contribuire ai futuri progetti d’investimento. Il sostegno fornito al piano di ripresa ne amplificherà l’impatto economico, sociale e ambientale, ha precisato il Sovrano. 

Nei suoi interventi, il Fondo si baserà su fondi settoriali specializzati collegati. Tra questi la ristrutturazione industriale, l’innovazione e le attività ad alto potenziale, le piccole e medie imprese, le infrastrutture, l’agricoltura e il turismo. 

Poiché la crisi indotta dal Covid-19 è generalizzata, l’approccio Reale invita tutti, tra cui i parlamentari, a porsi al livello dell’attuale fase al servizio dell'alto interesse nazionale. 

 

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