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Regeni, un litigio prima del dramma?

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Regeni: si anima la scena del mistero.

La sceneggiatura dell’ “omicidio di Stato”  che, in Egitto, ha visto come vittima il giovane ricercatore italiano si arricchisce di nuovi particolari, e forse nel suo capitolo più interessante.

Il sito collegato al giornale egiziano Youm7, infatti, scrive, citando  fonti della sicurezza cairota, che ventiquattr’ore prima della sua scomparsa, Regeni avrebbe avuto un forte litigio con un individuo di sesso maschile che gli faceva compagnia (ma a quale titolo è ancora tutto da stabilire): l’alterco, divampato proprio dietro l’edificio del consolato d'Italia al Cairo, avrebbe avuto dei testimoni che lo hanno filmato.

Sia Regeni che il misterioso uomo che aveva fatto scaldare il suo animo, infatti, sono stati ripresi da una telecamera. Ora la domanda degli inquirenti è: chi è quella presenza maschile in compagnia del ricercatore? Nell’attesa di mettere insieme almeno qualche tassello utile a ricostruire la sua identità (al momento non ci sono prove per poter affermare che si tratti del capo del sindacato frequentato da Giulio, Mohamed Abdallah), parla un’amica e collaboratrice egiziana di Giulio, Hoda Kamel, responsabile del Lavoro presso l’Egyptian Center for Economic and Social Rights (istituto che dal 2009 si occupa dei diritti civili e del lavoro  in Egitto).

La Kamel stava aiutando Regeni nelle sue ricerche sui sindacati degli ambulanti, ricerche che avrebbero dovuto approdare ad una tesi di dottorato: l’opinione della donna è che il sindacato oggetto di studio di Giulio fosse infiltrato dall’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (i servizi segreti egiziani), e che Giulio sia stato “venduto”.

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