Un omicidio si è verificato nella serata di sabato 3 ottobre ad Ardea, in provincia di Roma. Secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale, un 44enne è stato ucciso a colpi di cacciavite da un 31enne in un'abitazione situata in via Fosso dell'Acqua Buona. La vittima era il patrigno dell'autore che ha compiuto il misfatto. Il 31enne è stato successivamente arrestato dai carabinieri della locale stazione con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Per quanto riguarda il 44enne, per lui non vi è stato nulla da fare in quanto è deceduto durante il trasporto presso l'ospedale di Pomezia. Sul luogo del fatto di cronaca i militari dell'Arma hanno eseguito tutti i rilievi del caso.
I rapporti tra i due non erano buoni
Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, i rapporti tra la vittima e l'omicida non erano buoni. Anzi, pare che negli ultimi giorni questi ultimi fossero addirittura peggiorati. Al momento non sono ben chiari i motivi che hanno portato il 31enne ad agire in questa maniera, ma su questo punto indagano i carabinieri della stazione di Ardea e della compagnia di Anzio. Il giovane che ha compiuto il deitto ha informato i carabinieri che il 44enne avrebbe picchiato sua madre diverse volte, per cui non ne poteva più di questa situazione. Ieri sera, al culmine dell'ennesima lite con il patrigno, il giovane ha impugnato il cacciavite scagliandosi contro il 44enne. La madre del 31enne è una donna di 56 anni originaria della Romania, nazione da cui proveniva anche la vittima e da cui è orginaria anche il suo figliastro. Il 31enne al momento si trova rinchiuso nel carcere di Velletri a disposizione della magistratura. Ad allertate i carabinieri e il 118 sono stati alcuni parenti della vittima. L'arrestato ha fatto presente alle forze dell'ordine che spesso il patrigno tornava a casa ubriaco. Il delitto si è verificato intorno alle ore 21:30.