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AFRICAN FASHION GATE PARTNER DI THE LOOK OF THE YEAR

IL 22 OTTOBRE AL METROPOLITAN DI CATANIA. AFG CON THE LOOK OF THE YEAR

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E al celebre concorso internazionale di modelli e modelle giunge  un mondo della moda che non guarda al lusso, alle passerelle di Parigi e New York, ai brand famosi, ai grandi stilisti. È un mondo che parla invece di pace, solidarietà, integrazione, antirazzismo.
È il mondo dell’African Fashion Gate (Afg), l’associazione no profit, oggi considerata ormai un vero e proprio movimento culturale, patrocinata dai governi del West-Africa ed in particolare dal Ministero dell’Artigianato e da quello della Cultura del Senegal, nata con l’obiettivo di favorire lo sviluppo sociale e culturale dell’Africa attraverso la moda e l’arte,  e che nel giugno 2016 ha tenuto a Monte di Procida (sul litorale flegreo in provincia di Napoli)  il congresso  “La Moda Veste la Pace”, appuntamento  che l’ideatore Nicola Paparusso, Segretario Generale di Afg, ha reso  annuale per dare modo agli operatori di tutto il mondo di discutere non di nuove tendenze e nuove soluzioni stilistiche, ma di iniziative in favore della pace tra i popoli e dell’uguaglianza attraverso la moda.
Tenendo al centro di ogni progetto chi della moda è protagonista, cioè le donne. Quelle che, ha spiegato Paparusso nel suo intervento, sono spesso vittime di razzismo, se hanno la pelle nera.
Un Organizzazione  di cosi ampio respiro  internazionale non poteva  trovare accordi solo con Autorità di Governo. AFG  infatti vanta partnership di prestigio come BVLGARI, IED (Istituto Europeo di Design) Roma, l’Accademia della Moda di Napoli, Roi Riviere.


LA MISSION DI AFRICAN FASHION GATE
Si riassume in quattro fondamentali punti: incentivare lo sviluppo  sociale e culturale dell’Africa attraverso la Moda; sensibilizzare l’opinione pubblica e i principali Stakeholder dei settori di riferimento sui temi dell’uguaglianza e delle pari opportunità nello show sistema; offrire ai giovani creativi un’alta formazione professionale che permetta loro di entrare nel mondo del lavoro; e, infine, promuovere il turismo verso il territorio africano, punto di riferimento delle nuove economie creative. Al centro di una serie di appuntamenti annuali che costituiscono il suo progetto, AFG vi è il desiderio di presentare stilisti e modelli emergenti alle passerelle internazionali e di rendere l’iniziativa un vero e proprio punto di
contatto tra moda, cultura e persino cibo. Basti pensare che tra gli obiettivi principali in corso d’opera di AFG brilla la costruzione della prima Accademia e del Museo  della Moda e del Design Africano con sede in Dakar per offrire ai giovani di quel continente  nuovi sbocchi professionali.  Lo scorso 3 febbraio, all’interno dei saloni delle Arti Decorative del Louvre a Parigi, African Fashion Gate ha organizzato il primo appuntamento con la Moda Africana. Haute Couture Senegalesi, Tunisine, Congolesi e Camerunesi hanno celebrato un ricercato “Rinascimento” sottolineato dagli armonici passaggi  sulla passerella dei Cigni Neri.

“LES CYGNES NOIRS” ETHICAL AGENCY
il nome dell’Agenzia di modelle e modelli neri creata da AFG per imporre alle passerelle internazionali  il loro impiego nelle fashion week di tutto il mondo. Il Cigno perché la sua immagine è da sempre usata come il simbolo della bellezza femminile e della regalità ma anche del portamento elegante per il suo modo maestoso di scivolare sullo specchio d'acqua. Prima della scoperta dell’Australia si credeva che tutti i cigni fossero bianchi e quindi si era creato l’assunto: "Tutti i cigni sono bianchi". Una volta giunti in Oceania si venne a scoprire una varietà di cigno nero, che rompeva quest'assunto. Da allora il termine ‘cigno nero’ è stato usato per indicare tutti quegli eventi, non previsti, che in qualche modo vanno ad alterare la visione comune delle cose. Questo sono le ragazze di AFG: cigni scelti in Terra d’Africa. Tra le tante che sognano la professione di modelle e che con AFG impareranno a muoversi con quel portamento, quella classe e sinuosità che consentirà loro di meritare la giusta percentuale di presenza su quelle passerelle extracontinentali che dovrebbero far sfilare non solo tutti i colori delle stoffe e dei tessuti ma soprattutto quelli della PELLE DELL'UOMO che furono opera del più grande degli stilisti dell'Universo: DIO.


ROSALIE NDEW NDOUR
Il giovane  Cigno Nero che rappresenterà  a The Look Of The Year il  Paese dei Leoni e dei Baobab: il Senegal. Un metro e ottantuno di sofisticata bellezza colore ebano e un sorriso che coinvolge e ti illumina.  Di recente vincitrice di TOP FIVE  il  celebre concorso africano per modelle in erba organizzato da Ela Diagne, notata e ingaggiata da Nicola Paparusso per la sua scuderia, la bella Rosalie è volata per Roma per prepararsi al concorso mondiale dove incontrerà altre 49 finaliste provenienti da tutte le nazioni del globo. Paparusso confida nel suo piazzamento: “una bellezza oggettivamente indiscutibile e difficilmente pareggiabile. Non è importante vincere ma esserci. Rosalie è la modella nera in assoluto più meritevole di succedere all’amica Naomi Campbell…lei, la venere nera  ne sarebbe fiera”.

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