Dal 1974 ad oggi sono 31.372 le persone scomparse in Italia
I dati della relazione semestrale al Viminale dal Commissario straordinario di Governo per le persone scomparse

Presentata in ottobre la Relazione semestrale al Viminale dal Commissario straordinario di Governo per le persone scomparse dal prefetto Vittorio Piscitelli e dal sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione.
Le persone da ritrovare dal 1974 sono 31.372 con un aumento di 7.993 casi. Positivo pero' il trend dei ritrovamenti: 125.657 al 30 giugno 2015, contro i 119.802 del 31 dicembre 2014 (+5.855).,
Il numero degli scomparsi è notevole anche se sono in misura minore rispetto ad altri paesi europei. Tra le persone finite nel nulla 22.848 stranieri e 8.524 italiani, di cui 13.085 maggiorenni (6.712 italiani e 6.373 stranieri) e 18.287 minorenni (1.812 italiani e 16.475 stranieri). Maschi 22.455, donne 8.917. Il Lazio è la regione più colpita (6.757 casi), seguita da Sicilia (4.821), Lombardia (3.504) e Campania (3.211).
Purtroppo i minorenni scomparsi sono un reale problema. si tratta per lo più adolescenti non accompagnati (tra i 15 ed i 17 anni) che si allontanano dai centri di accoglienza e nelle comunità di affido per dirigersi verso i Paesi dove hanno parenti o altri appoggi, ma durante il viaggio possono incorrere in pericoli .
Gli anziani , (ultrasessantacinquenni) sono 1.298 di questi 112 soffrivano di malattia neurologiche come Alzheimer o altro.
Al problema degli scomparsi si aggiunge quello dei cadaveri non identificati. Il registro nazionale ne conta 1.421 (36 in più nell'ultimo semestre). Tra questi ci sono 760 corpi di migranti recuperati sulle coste italiane in seguito a naufragi.
Il prefetto sottolinea il contributo apportato dalla Rai con la trasmissione “Chi l’ha visto “ e dichiara che quando le ricerche prendono il via nelle prime 48 ore si hanno molte più probabilità di ritrovare le perseone scomparse.