Scondo quanto si può leggere su "il Fatto" sarebbe indagato il governatore della Banca d’Italia insieme ad altre personedalla Procura di Spoleto per i fatti risalenti a un anno fa, inerenti la vendita della Banca Popolare di Spoleto (Bps) a Banca Desio. La prima è stata poi commissariata e il commissariamento fu poi annullato dal Consiglio di Stato.
L'inchiesta è diretta dal pm Gennario Iannarone e secondo quanto riportato dal il Fatto, coinvolge i commissari nominati da Bankitalia : Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile, i componenti del comitato di Sorveglianza: Silvano Corbella, Giovanni Domenichini e Giuliana Scognamiglio e l'attuale presidente di Bps, Stefano Lado, che è vicepresidente di Banco Desio.
Bankitalia dopo un’ispezione risalente al 2012 aveva deciso il commissariamento di Bps e della cooperativa Spoleto Crediti e Servizi con più di 210mila soci, che controllava l'istituto al 51%, Nel 2014 i commissari decisero di vendere Bps a Banco Desio ma la quota destinata alla cooperativa Spoleto Credito e Servizi era scesa al 10%, con grave danno e disappunto dei soci.
Nel febbraio 2015 il Consiglio di Stato ha annullato sia il commissariamento di Bps, sia quello di Spoleto Crediti e Servizi, e sono stati accolti si ricorsi dei soci della cooerativa per l'annullamento degli atti dei commissari, compresa la vendita dell'istituto di credito.
La vicenda è finita poi al vaglio della Procura di Spoleto, che ha iniziato un’indagine sul commissariamento e vendita di Bps, iscrivendo nel registro degli indagati anche il governatore di Bankitalia e dei commissari di Bps.