Non ce l’aveva con il consumo della Nutella in sé, ma con la deforestazione che la Nutella contribuisce ad incrementare in nome della produzione di un ingrediente essenziale: l’olio di palma.
Si è scusata Ségolène Royal, la ministra dell’Ecologia di François Hollande e già candidata alle Presidenziali francesi nel 2007, che aveva iniziato la settimana con una fatwa televisiva contro la crema alle nocciole della Ferrero: “Non mangiate la Nutella!”. E per andare a Canossa si è servita di Twitter: “Mille scuse all’azienda piemontese. Non sono certo contro il progresso”. 15-17 giugno: nel giro di tre giorni si è risolto un piccolo-grande incidente diplomatico.
Naturalmente la multinazionale dolciaria che ha le sue radici ad Alba, nel cuneese, non era rimasta ad aspettare che la ministra riflettesse sulle sue parole e se ne pentisse dopo attenta ponderazione. La sua replica era anzi arrivata a stretto giro di posta: “La coltura e lo sfruttamento delle nostre palme da olio sono eco-sostenibili, rispettano ambienti e popolazione. Garantiamo inoltre che il nostro prodotto viene ricavato da piantagioni certificate”.
La palma da olio, il cui nome scientifico è Elaeis guineensis, dall’Africa è stata esportata nelle zone tropicali del continente americano così come in Malesia ed Indonesia. Dalla polpa dei suoi frutti si ricava l’olio di palma, dai semi invece l’olio di palmisto: entrambi sono largamente utilizzati nell’industria alimentare, il primo come ingrediente dolciario, il secondo come olio per fritture (è in pratica uno dei tanti oli di semi presenti sul mercato).
Ricco allo stato puro di carotenoidi, l’olio di palma perde tutte le sue proprietà salutari durante i processi di raffinazione industriale: sicché alla fine si ottiene un prodotto, menzionato nelle etichette con la denominazione generica di "oli vegetali" o "grassi vegetali", in cui abbonda soprattutto l'acido palmitico, che ha un impatto devastante sul colesterolo. E secondo alcuni studi potrebbe anche essere un fattore cancerogeno.
Magari, chiusa la discussione sul versante ambientalista della faccenda, qualcuno potrebbe aprire una crociata su quello salutista.