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Oro nero

Una vera e propria emergenza. I furti causano un danno stimato di circa tre milioni di euro all'anno, senza contare i danni agli impianti.

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Quello che sta avvenendo negli ultimi mesi è sicuramente  una conseguenza della crisi ma in questo caso il “bottino” frutta parecchi euro.

L'oro rosso, il rame , tanto per capirci è il terzo tra i metalli nobili in ordine di pregio. Chiamati così per via delle loro caratteristiche chimiche, i metalli preziosi hanno anche un loro valore economico.

Dove poterlo, quindi , recuperare, questo metallo prezioso, caso mai già raffinato e quindi pronto per la fusione?

Il rame è ovunque intorno a noi. I cavi elettrici sono fatti di rame ad esempio.

Cimiteri, chiese, zuccherifici, industrie ma soprattutto le linee ferroviarie.  Ecco la mappa della nuova Eldorado.

I ladri di rame sono pronti a tutto. Arredi funebri, tettoie e addirittura crocifissi divelti dalle tombe nei cimiteri ma anche grondaie di palazzi e di chiese, smontate e portate via per essere rivendute illegalmente. A oggi un kg di rame è pagato quasi 8 euro.

Nella mappa del rame, però il più pregiato e anche più facile da rubare è quello ferroviario.

Ecco  spiegato il coinvolgimento della Polfer.

Sui binari morti, negli scali ferroviari in disuso, ma anche sulle linee dove ogni giorno passano migliaia di treni, merci e passeggeri. È qui che agiscono, di notte - più o meno indisturbati - i ladri di rame, con tronchesi in mano e zainetti in spalla.

Ultimamente sono aumentati i furti intorno alle centrali Enel e sulle tratte ferroviarie più interne.

Questi furti causano un danno stimato di circa tre milioni di euro all'anno, senza contare i danni agli impianti o alle tratte ferroviarie con relativi  problemi per chi ne usufruisce.

L'ultimo carico clandestino, intercettato dalle forze dell'ordine risulta di circa 22 tonnellate, in partenza per la Cina. Paese che negli ultimi anni è risultato sempre più interessato all’acquisto di rame a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato. Il mercato clandestino oggi è molto florido ma non sembra gestito da organizzazioni criminali. Secondo i dati della polizia a rubare il rame sono soprattutto bande di nomadi e in particolare cittadini di nazionalità rumena che cercano un guadagno facile rivendendo il rame ai grossisti.


In Europa la situazione non è poi così diversa. La Polonia sembra essere il paese dove il furto dell’“oro rosso” è più diffuso. A seguirla è la Germania dove lo scorso anno il numero dei furti si è addirittura quintuplicato rispetto all’anno precedente. L’Austria comincia ora ad essere interessata dal fenomeno e i ladri sono per lo più ungheresi. I cittadini dell’Est sembrano dunque quelli maggiormente attivi nei furti di questo metallo. Obbiettivo comune è anche la lotta al furto di altri metalli, forse meno pregiati ma altamente redditizi. Alluminio, lega di Ottone e acciaio.

 

 

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