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Infermiere contagiato da Ebola: comincia la decontaminazione nell'abitazione di Sassari

I cittadini infuriati: 'abbiamo appreso solo ora della decontaminazione'

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SASSARI – Hanno preso avvio questa mattina le prime operazioni volte alla decontaminazione dell’appartamento in cui l’infermiere sassarese affetto da ebola ha soggiornato nei giorni seguenti al suo rientro dalla Sierra Leone (leggi).

A prendere in carico la questione è stata la società sarda Verde Vita specializzata nel pronto intervento ambientale. Tutto è cominciato alle 8.45 di oggi e, solo in seguito alla conclusione dei primi lavori, comincerà l’attività dei tecnici coordinati dal servizio di prevenzione della ASL di Sassari.

Anche se i lavori per il momento procedono alacremente le critiche non sono mancate visto che la decontaminazione è cominciata solo 11 giorni dopo il ricovero dell’infermiere. A lanciare la ‘pietra nello stagno’ è stato il deputato di Unidos Mauro Pili accusando di pericolosi ritardi la Asl locale. A questa prima accusa ha risposto direttamente Luigi Arru, assessore regionale alla sanità, che ha confermato di aver rispettato tutti i protocolli del caso.

I familiari del trentasettenne sono intanto stati traferiti per un periodo di autoisolamento mentre, accusano gli altri abitanti della zona, ‘siamo rimasti qui, senza alcuna informazione e solo dopo molti giorni abbiamo appreso la notizia di decontaminazione’ (fonte lanuovasardegna).

Per il momento gli stessi cittadini non sanno come comportarsi nel corso della decontaminazione e hanno già fatto sapere di aver avuto numerosi contatti con altre persone, rischiando di allargare il contagio.
Intanto restano stazionarie le condizioni dell’infermiere anche dopo aver ricevuto le prime cure sperimentali.

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