Continuano i viaggi disperati tra la Libia e l'Italia, che hanno visto in questo lungo fine settimana sedici operazioni di salvataggio per oltre 3400 migranti soccorsi.
Sono dieci i cadaveri recuperati nel Mediterraneo oggi, durante l'ultima operazione di soccorso dalla Guardia Costiera, che ha salvato complessivamente 325 migranti al largo delle coste libiche.
Stando a quanto appreso all'arrivo delle navi in soccorso almeno tre immigrati si sono gettati in mare, venendo però inghiottiti dalle acque in brevissimo tempo mentre altri sette cadaveri sono stati rinvenuti su un gommone, che trasportava circa ottanta persone.
Sul posto si sono dirette le motovedette CP 304 e 311 della Guardia Costiera insieme ad alcuni mercantili, che hanno tratto a bordo gli immigrati e li hanno accompagnati a Lampedusa.
Duro lavoro anche per le navi Foscari e Bettica della Marina Militare Italiana, che hanno tratto in salvo in due distinte chiamate 103 e 76 migranti da natanti di fortuna.
In serata un'imbarcazione, pare proveniente dalla Tunisia, è arrivata al porto di Lampedusa con 46 uomini a bordo, impegnando le Forze dell'Ordine e i marinai delle Capitanerie di Porto, supportati dagli uomini e donne del CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta – presenti sull'isola e con team medici a bordo delle motovedette della Guardia Costiera di pattuglia nel Canale di Sicilia.
Intanto è giunta proprio adesso la notizia dell'intercettazione, da parte delle Forze di Sicurezza marittime libiche, di almeno cinque barconi con circa cinquecento africani a bordo individuati a otto miglia nautiche dalla costa. Stando alla dichiarazione del Colonnello libico Reda Issa è già stato intimato alle imbarcazioni di fare rotta verso Misurata, dove è presente un centro di detenzione.