Non si vuole interrompere la tradizione che risale al 1946 quella del lancio nel Tevere il primo di gennaio a mezzogiorno e Marco Fois è pronto ad indossare il suo costume da bagno per immergersi nelle fredde e scure acque del Tevere in pieno inverno. A cinquantadue anni è uno dei quattro italiani che si butta dal ponte Cavour allo scoccare del mezzogiorno segnalato dai  cannoni, tra le acclamazioni della folla riunita sulla riva. "È super eccitante, anche se l'acqua è veramente fredda! E 'una grande tradizione e sono orgoglioso di farne parte "ha detto intervistato mentre si allenava per l’impegnativa l'immersione di 15 metri. Marco è cuoco, ogni notte prepara hamburger per frequentatori di feste in un banco svicino alle rovine delle antiche mura della Città Eterna. Nel suo tempo libero, si allena in piscina per rimanere in forma e continuare la tradizione del tuffo nel Tevere iniziata da un disoccupato romano nel 1946 che si tuffò da ponte per mostrare di cosa era capace. "Sarà il mio quindicesimo tuffo e ho intenzione di andare avanti il più a lungo possibile" fa sapere Marco Fois. Negli anni sessanta del novecento, le sponde del Tevere erano costellate di caffè e stabilimenti balneari dove i romani si divertivano facendo il bagno e l'acqua certamente era molto più pulita di oggi, ma Marco Fois non è preoccupato: "Non è veramente sporca, non è pericoloso, soprattutto quando si è abituati come me.".