Sono giunti da tutte le parti d’Italia in piazza San Giovanni a Roma per manifestare accanto alla Cgil contro il job Act del governo. La posizione del governo Renzi non va proprio giù, ecco perché pensionati lavoratori studenti e altri si sono uniti in un unico corteo, con tanto di striscioni cui scritte in alcuni di essi non erano di certo in favore del Premier Renzi. Riguardo al numero dei partecipanti chi era presente alla manifestazione dichiara che non hanno superato le 300 mila persone. I manifestanti si sono trovati d’accordo nel mostrare un generale malcontento nei confronti dell’attuale governo, hanno voluto “gridare” che fino a ora vi sono state solo tante promesse cui non è seguito alcun fatto. Abbiamo intervistato Massimo Ilari, opinionista e Direttore Editoriale della Rivista Apitalia, presente in Piazza, che ha spiegato il positivo e il negativo di questa manifestazione della Cgil. “ In passato non sono stato tenero con il sindacato, in tutte le sue diverse componenti. Oggi, a mente fredda condivido e sostengo la scelta della Cgil e della Fiom che sono andati da soli, non perché eroici ma per il rifiuto delle altre sigle a partecipare. Questa mancanza di unità è devastante e poco comprensibile, chiamo in aiuto Guido Gozzano, uno dei poeti che amo “ ma quelli vanno, spinti da chimere vane, divisi e suddivisi a schiere opposte, intesi all’odio e alle percosse”, così come ci son formiche rosse, così come ci son formiche nere. E’ chiaro che si tratta di una mia opinione”. Ilari aggiunge “ entrando nello specifico ritengo che sia stata una manifestazione giusta nello spirito e nei fatti, anche se non potrei far mancare alcune critiche al sindacato, Cgil inclusa, per non aver dato voce in questi anni a tutto il mondo del precariato e delle false partite Iva, solo per portare qualche esempio e questo a mio parere va modificato. Ci vuole un cambio di marcia”. Massimo Ilari spiega che il lato positivo è che “ la Cgil è l’unico sindacato che abbiamo a disposizione per cercare di cambiare qualcosa. Un sindacato fuori dalle logiche padronali” e rivela che “ sono state lanciate alcune parole d’ordine che rimandano a un cambio di rotta. Insomma, è stato dato il la a una nuova marcia”. Perplessità vi è stata tra diversi partecipanti per la presenza di bandiere del Pd considerando gli obiettivi un po’ differenti. La partecipazione al corteo di tante persone provenienti da tutte le parti d’Italia, fa capire che l’attacco ai diritti non è accettabile!