"Quello che ha nociuto alla vicenda è che, a un certo punto, si siano creati due partiti con i relativi militanti, quelli che credevano alla trattativa e quelli che non ci credevano. In realtà nessuno è stato imputato per avere trattato con la mafia. La trattativa con la mafia c'è stata e lo conferma la Cassazione. Il punto è se la condotta di minaccia nei confronti del governo che hanno messo in atto i mafiosi è stata agevolata per una presunta ragione di Stato da uomini dello Stato e se questa agevolazione sia penalmente rilevante o meno". Lo ha detto a Quarta Repubblica l'ex Procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia. "Il gip ha ritenuto che ci fossero gli elementi per fare un processo, i giudici di primo grado hanno condannato- dice - poi i giudici di appello con diversa valutazione giuridica hanno ritenuto che i mafiosi erano responsabili e le istituzioni no". Per Ingroia "ciò che ha nuociuto all'indagine, al processo sia proprio il sovraccarico mediatico che si è cerato attorno al processo". "C'è un pregiudizio politico rispetto alla costruzione tecnica - aggiunge - e se c'è stato un 'circo mediatico' non è che i pm possono essere ritenuti di come viene costruito sui media...".
"Io rispetto la sentenza del processo trattativa Stato-mafia, dico che c'è un tema di verità su quello che è accaduto in quella stagione. Va fatta una Commissione parlamenta di inchiesta, non solo lo sul rapporto mafia e appalti ma anche sulla trattativa, ma anche su chi è stato coinvolto nella trattativa, se c'è stato un politico coinvolto, è un tema interessante". Lo ha detto a 'Quarta Repubblica' l'ex Procuratore aggiunto Antonio Ingroia parlando del processo trattativa Stato-mafia.
"L'unica riforma della giustizia che andrebbe approvata al più presto sarebbe quella della riduzione dei tempi della giustizia. Io ho rappresentato il pm nel processo Dell'Utri, che è stato condannato a sette anni, e l'ho iniziato nel 1995 e ricordo che la sentenza è stata nel 2014, quasi 20 anni dopo. Se il la sentenza arrivasse subito i pm sarebbero meno protagonisti perché i tempi sarebbero compressi". A dirlo a 'Quarta Repubblica' è stato l'ex Procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia.
(fonte Adn Kronos)

