Gesto intimidatorio, attentato para mafioso. È netta la condanna di cittadini, associazioni, sindacati e alcuni partiti politici e identico il giudizio su quanto accaduto nei giorni scorsi a Messina. L’atto intimidatorio è stato l’incendio in piena notte dell’auto di uno storico attivista sociale e politico di Messina, Antonio Currò. Responsabile di Unione Inquilini nel territorio e segretario del circolo di Rifondazione Comunista Currò è attivo da moltissimi anni in vertenze e denunce sul territorio. L’incendio dell’auto appare, quindi, una ritorsione contro questa sua attività sociale e politica.
« Antonio, attivista storico della città, con spirito di servizio e sacrificio ha sempre lavorato incessantemente per la collettività – sottolinea “Cambiamo Messina dal Basso” - siamo fermamente convinti che questi atti non fermeranno il suo impegno quotidiano per Messina e per la difesa dei diritti di ogni persona, soprattutto di quelle ai quali è negato il diritto alla casa e che si rivolgono al sindacato per essere tutelate». Solidarietà è giunta anche dalla Cgil con un comunicato stampa firmato dal segretario generale della Cgil Messina, Pietro Patti.
Rifondazione Comunista ha lanciato una sottoscrizione online solidale per permettere a Currò di acquistare una nuova auto sul sito produzionidalbasso. « Uno sconosciuto, con freddezza e in tutta calma, ha prima appiccato il fuoco alla sua auto, parcheggiata a pochi passi dall’abitazione, e poi si è dileguato per le vie della città – hanno ricostruito quanto accaduto il segretario nazionale Maurizio Acerbo e il segretario regionale Nicola Candido - Un atto gravissimo e per il quale chiediamo il massimo impegno da parte delle forze dell’ordine nella ricerca del responsabile e di eventuali complici e mandanti». « Siamo sicuri che non sarà certamente questo vile attentato a fermare e intimidire Antonio» ma «non si può sottovalutare la gravità dell'atto – concludono nella nota inviata Acerbo e Candido - evidentemente dà fastidio chi fa politica pulita».

