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Nuovi professionisti della politica: gli Spin Doctor

Negli ultimi anni si fa spazio nel mondo della politica a questi professionisti della comunicazione

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Il mondo della politica e delle istituzioni è costellato di professionisti e consulenti che lavorano all’ombra dei politici, dietro le quinte dei riflettori, e supportano i leader e i partiti nelle loro campagne di comunicazione.

Si tratta degli “Spin Doctor”, ossia professionisti della comunicazione politica e consulenti politici strategici inseriti negli staff privati del politico o nell’organizzazione del partito. Sono moltissimi quelli che lavorano all’interno delle organizzazioni intermedie come i sindacati o le associazioni dei datori di lavoro.

Possono assumere molti ruoli come quello di portavoce, capo dell’ufficio stampa, coordinatore della campagna o semplice consulente politico.

Questi personaggi sono stati dipinti da serie tv, film e libri come abili e scorretti manipolatori di notizie e acuti costruttori di identità del candidato durante le campagne elettorali. Questa narrazione è rimasta spesso radicata nell’immaginario del grande pubblico.

Fu l’editorialista e giornalista politico William Safire a coniare nel 1984 il termine spin doctor, in riferimento allo spin, ossia la direzione inferta alla pallina da baseball dai giocatori. Nello stesso modo questi consulenti politici dovrebbero imprimere la direzione alle notizie in modo da influenzare l’agenda setting a favore del proprio candidato. 

Il primo vero spin-doctor fu lo statunitense Edward Bernays, già nipote del padre della psicoanalisi Sigmund Freud, negli anni 20 e 30 de novecento. Da quel momento sono stati moltissimi gli esperti di comunicazione politica che hanno assunto questo ruolo nel mondo anglosassone, mentre nel nostro paese la professione ha faticato a prendere piede.

In Italia soprattutto negli ultimi anni si è potuta vedere una lenta evoluzione nel settore della consulenza politica. Ultimamente molti leader politici hanno fatto ricorso più o meno brillantemente all’aiuto di questi “oscuri” signori.

In Italia certamente il più famoso di questi, ma per motivi ben lontani dall’attuale propria professione, è certamente Rocco Casalino, portavoce e capo dell’ufficio stampa di Giuseppe Conte durante gli anni della presidenza del consiglio, seguito da Gianroberto Casaleggio, cofondatore del Movimento 5 stelle.

Tra gli altri possiamo citare anche Luca Morisi, al fianco di Matteo Salvini con cui ha dato contributo deciso alla crescita della Lega, Filippo Sensi, capo ufficio stampa e portavoce di Matteo Renzi dopo la nomina a segretario del PD, e Antonio Palmieri, deputato e responsabile nazionale della comunicazione elettorale e internet di Forza Italia.

Insomma, nelle campagne elettorali e nella vita dei nostri leader politici questi professionisti della comunicazione diventano sempre più importanti e centrali, nonostante il loro lavoro al grande pubblico risulti per lo più invisibile.

 

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