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Ambasciatore italiano sospeso per violazione della legge sui minori

Daniele Bosio era in compagnia di tre minorenni nelle Filippine

a cura della redazione
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Daniele Bosio, l'ambasciatore italiano in Turkmenistan è stato sospeso dal servizio per violazione della legge sui minori. L'uomo è stato fermato nelle Filippine dove si trovava in compagnia di tre minori e ora è in un carcere di Binyan, località a Sud di Manila.

Tutto è cominciato durante l'ultimo fine settimana. Bosio, di 46 anni, originario di Taranto, in servizio dallo scorso dicembre si trovava in vacanza a Laguna, una località termale in collina a circa 100 chilometri da Manila. 
È stata una denuncia di Catherine Scerri - attivista della Bahay Tuluyan Foundation - a far scattare l'indagine. La Scerri aveva notato Bosio in compagnia di tre bambini insospettendosi: purtroppo le Filippine sono tra i Paesi più colpiti dal fenomeno del turismo sessuale che sempre più spesso coinvolge minorenni. L'attivista, insieme a una collega, è riuscita a venire in contatto con i bambini chiedendo loro quale rapporto intercorresse con l'ambasciatore italiano. Sono stati, quindi, i minorenni a raccontare di essere in compagnia di Bosio da un paio di giorni e a rivelare di aver fatto la doccia insieme. Inoltre, sarebbe emerso che avrebbero ricevuto anche delle offerte di denaro.
A questo punto l'episodio è stato segnalato al resort dove soggiornava l'uomo; il personale ha poi contattato le autorità.

Con la convalida del fermo è arrivata poi la sospensione da parte del ministero degli Esteri. Daniele Bosio per ora si è difeso affermando di non essere un pedofilo, ma di aver agito per aiutare quei bambini in evidente stato di indigenza.

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