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Un giordano per salvare i 3mila lavoratori delle acciaierie Lucchini

Il suo gruppo interessato all'acquisto dell'intero sito di Piombino

a cura della redazione
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La salvezza dei circa 3mila lavoratori delle acciaierie Lucchini di Piombino passa per un gruppo giordano. È questa l'ipotesi che si sta facendo avanti nella crisi che sta colpendo il secondo polo siderurgico italiano.
Khaled al Habahbeh, imprenditore giordano a capo della Smc, gruppo con sede legale a Tunisi, ha espresso l'intenzione di acquistare l'intero sito e rilanciarlo con un investimento iniziale di 1,3 milioni di euro (che potrebbero diventare 3). Quella dell'imprenditore è per ora l'unica proposta di acquisto totale della fabbrica. Le altre richieste arrivate (dalle indiane Jsw, Jspl e Steelmont) riguardano solo una riconversione parziale degli impianti.

Quelle emerse nelle ultime ore sono solo indiscrezioni e tutto è ancora possibile. C'è soprattutto incertezza sulla possibilità che la Smc abbia tutte le carte in regola per procedere all'operazione; il gruppo, infatti, era già stato estromesso qualche tempo fa. Inoltre, fanno discutere alcune vicende giudiziare che vedrebbe coinvolto proprio Al Habahbeh.

Alle 16 di oggi è prevista una conferenza stampa a Calidario.

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