Nel Paese dei rimborsi per l'acquisto di un vibratore succede anche che un ex parlamentare voglia rinunciare al vitalizio e non ci riesca. L'ex deputato in questione è Gerry Scotti, a rivelarlo Matteo Renzi, giovedì sera, a Porta a Porta.
"Gerry Scotti - ha detto il premier - mi ha scritto un Gerry Scotti vuole rinunciare al vitalizio ma non può messaggio privato su Twitter: 'Sono stato deputato per una legislatura, voglio rinunciare al vitalizio di parlamentare, non riesco a trovare il modo'".
"Rinuncio ad un vitalizio previsto solo al compimento dei 65 anni, quindi tra 8 anni", precisa poi Gerry Scotti su Twitter e aggiunge: "A tutt'oggi non ho percepito nulla". Il conduttore, 57 anni, personaggio simbolo di Mediaset, tra i più amati della tv italiana, candidato nel collegio di Milano per i socialisti allora guidati da Bettino Craxi, fu eletto alla Camera nel 1987. La sua carriera da parlamentare finì cinque anni dopo, nel 1992.
Tanto basta per la legge attuale per ottenere un vitalizio che lo stesso beneficiario considera inopportuno e che una burocrazia impermeabile al dialogo con i cittadini non è in grado di bloccare. Se non con un intervento dall'alto.

