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Riconosciuti gli scrocconi dei ristoranti a Brindisi: "Non siamo scappati"

I due, una coppia residente nel capoluogo, hanno raggirato numerose attività ristorative della provincia, incluso un B&B e un autonoleggio. Uno di loro ha dichiarato che non stava bene.

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Sono stati riconosciuti gli scrocconi che in queste settimane hanno raggirato numerosi ristoranti della provincia di Brindisi senza pagare il conto. Tutto è stato possibile grazie ad un ristoratore del comune capoluogo, Angelo Filomeno, titolare del ristorante "Il Trullo". Qualche settimana addietro, infatti, i due, una coppia di brindisini, lui 46 anni e lei pressapoco la stessa età, si sono recati nell'attività ristorativa in questione ordinando un pranzo del valore di ben 170 euro. Filomeno ha raccontato alla stampa locale che cosa sia accaduto, spiegando di come i due durante il pranzo si allontanassero spesso dal locale per fumare, portando però con sè sia le borse che i cappotti. L'uomo si è insospettito, tanto da intervenire, invitando i due ad andare a fumare in una sala apposita per i fumatori che avevano all'interno del locale. I due però non hanno voluto. "I miei sospetti erano giustificati, perché in pratica a fine pranzo si sono alzati per l’ennesima volta e si sono allontanati senza pagare il conto" - così spiega Angelo Filomeno. Grazie ai filmati ripresi dalle videocamere di sorveglianza, il titolare de "Il Trullo" è riuscito a dare un volto e un nome alle due persone. Filomeno ha diffuso le immagini sui social, ed è stato quindi contattato dal titolare di un B&B di Brindisi e da un noleggiatore di autovetture, anch'essi raggirati dalla coppia. Uno dei due imprenditori aveva ancora il numero di telefono, per cui Filomeno ha chiamato il 46enne. 

L'uomo con il titolare non ha negato le sue responsabilità, anzi ha ammesso di aver agito in questa maniera in quanto non si stava sentendo bene, per cui ha informato il titolare del ristorante di non essere assolutamente scappato insieme alla sua compagna. "Ovviamente non si avvicinerà più al mio ristorante. Non si possono tollerare certe cose. Se avessero detto di aver bisogno per me non ci sarebbero stati problemi. Noi la beneficenza la facciamo sempre ma in silenzio" - così ha detto Filomeno intervistato dalla rivista Il 7 Magazine di Brindisi. 

La coppia di scrocconi ha agito l'ultima volta il 14 marzo scorso, prima del lockdown quindi, in un ristorante di Ceglie Messapica, ovvero presso la "Taverna dei Domenicani". La titolare Giusy Argese è molto rammaricata per quanto accaduto, e ai media ha spiegato di come i due si sono allontanati senza pagare il conto. Il modus operandi pressoché lo stesso: lui si è alzato per fumare, dopo poco tempo lei lo ha raggiunto prendendo borsa e cappotto. Il marito della titolare è quindi intervenuto, provando ad inseguire i due, che però si erano già allontanati molto. A quel punto, vista la tanta gente nel locale, il marito della Argese è rientrato nel locale con suo sommo rammarico. "Stiamo pensando di sporgere denuncia ma ci dicono che la giustizia può intervenire solo se le coglie in flagranza. Sono molto amareggiata" - così dice Giusy Argese. 

I ristoratori sono una delle categorie più colpite dalle restrizioni per via della pandemia di Covid-19 e per questo il gesto dei due fa ancora più male, specialmente in questo periodo in cui diverse persone sono in serie difficoltà economiche, anche imprenditori come quelli truffati dai due brindisini. Secondo quanto dichiarato da Gisy Argese, pare che al cameriere i due avessero detto "facci mangiare bene che torniamo". Una presa in giro davvero difficile da mandar giù. 

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