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Covid-19, regioni rosse in arancione prima di Pasqua: spera la Puglia

Lazio e Lombardia dopo il monitoraggio del 26 marzo potrebbero tornare in arancione, cinque giorni di respiro prima del lockdown previsto per le feste pasquali. Ma sono solo ipotesi.

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Il 15 marzo scorso molte regioni italiane sono passate dalla fascia arancione a quella rossa, ma anche dalla gialla alla maggiore zona di rischio epidemiologico, come è accaduto alla Puglia. Qui, visto che i parametri si stavano avvicinando alla soglia critica, il governatore Michele Emiliano ha chiesto al Ministro della Salute di adottare le massime restrizione per contenere il Sars-CoV-2. Roberto Speranza ha così firmato l'ordinanza che colloca la Puglia in zona rossa, vale a dire in lockdown totale. Ma già questa settimana, e in particolare venerdì 19 marzo, arriverà il nuovo monitoraggio settimanale da parte dell'Istituto Superiore di Sanità. In quella data si potrà sapere se la regione avrà fatto dei miglioramenti, mentre cruciale sarà la giornata del 26 marzo, venerdì della prossima settimana, quando i dati del monitoraggio potrebbero far vedere dei numeri migliori, e quindi collocare alcune regioni attualmente rosse, come la Puglia, in zona arancione dal 29 marzo. Si tratterebbe di una vera e propria boccata d'ossigeno per molte attività, che allora avranno già effettuato due settimane di serrata totale, come bar e ristoranti, ma anche barbieri e centri estetici. Almeno fino alle festività pasquali, quando tutto Italia sarà in lockdown, così come stabilito dal Governo Draghi. 

Per tornare in zona arancione sperano Lazio e Lombardia. Qui il presidente Attilio Fontana ha riferito di aver visto già dei miglioramenti nei dati epidemiologici, ma aspetta comunque il 29 marzo per vedere quali saranno i dati. "Non anticipo niente, posso dire che vedo qualche leggero miglioramento. Credo che dovremo aspettare quello che succederà. Mi auguro che i dati saranno buoni, che ci sia la possibilità passare all'arancione anche per dare un po' di respiro" - così ha riferito Fontana. Per il governatore, però, l'indice Rt va rivisto, in quanto si rifà a dati vecchi, che sono riferibili alle due settimane precedenti. Nel Lazio sarebbero anche sotto soglia critica i posti letto occupati nei reparti ordinari e in quelli di terapia intensiva, per questo si spera che la regione possa tornare minimo in zona arancione. 

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