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San Pietro Vernotico (Brindisi), al via la messa in sicurezza della costa sud brindisina

Lo ha comunicato negli scorsi giorni l'amministrazione comunale, l'intervento sarà finanziato con fondi ministeriali per un importo di 18 milioni di euro. Interessato tutto il tratto da San Gennaro a Cerano.

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L'amministrazione comunale di San Pietro Vernotico (Brindisi), ha approvato negli scorsi giorni, precisamente il 4 febbraio, il progetto che prevede la messa in sicurezza della costa sud della provincia di Brindisi, che ricade appunto nel territorio del comune di San Pietro. Il tratto costiero in questione, infatti, è caraterizzato da alte falesie di terra e argilla che negli anni hanno causato non poche situazioni di pericolo. Ogni anno grossi massi di argilla si staccano dalle pareti franando sulle spiagge sottostanti, mettendo a rischio anche la vita dei bagnanti. C'è da precisare che lo stesso comune di San Pietro Vernotico, ogni estate, emana delle apposite ordinanze con le quali vieta la sosta lungo questo tratto di spiaggia, specialmente quello che va da Campo di Mare verso Cerano, nella località cosiddetta "Cimalo". Si tratta di una zona che attrae soprattutto i giovani, i quali spesso sottovalutano il pericolo derivato proprio dal crollo dei massi della falesia. Adesso però sono stati finanziati interventi per un totale di 18 milioni di euro. Si partirà prima di tutto con la messa in sicurezza del tratti Campo di Mare - Torre San Gennaro. 

Qui l'intervento prevede "lavori di messa in sicurezza falesia in crollo mediante riprofilatura, sistemazione aree di foce e argini canali “Cimalo”, “Della Foggia”, “Siedi” mediante ingegneria naturalistica, sommersione scogliere “Campo di Mare” e completamento fino a Capo Torre San Gennaro". Il tutto costerà 14.610.815,19 euro. L'intero costo delle operazioni è finanziato con fondi ministeriali. L'altra trance di interventi riguarderà, invece, il tratto costiero che va da Cerano a tutto il canale denomiato "Siedi". Qui sono previsti "lavori di messa in sicurezza del territorio comunale a rischio idrogeologico nel settore costiero Nord, tra il Belvedere di Cerano, la foce del Canale il Siedi e la falesia di Lido Cerano". In questa ultima trance saranno spesi 3.476.13,9 euro.Tra l'altro la zona del cosiddetto Belvedere, che si trova praticamente affianco all'area che ospita la centrale termoelettrica "Federico II", è quella dove in questo periodo si stanno verificando le situazioni più preoccupanti. 

Basta recarsi sul posto per vedere come il mare, erodendo la costa, abbia divorato la falesia facendo anche crollare la strada soprastante. A tal proposito l'Autorità Portuale di Brindisi ha installato diverso tempo fa dei cartelli che informano del pericolo. Anche l'area del Belvedere di Cerano quindi sarà messa in sicurezza. Il famoso "Lido Cerano", meta di tanti giovani della zona, proprio a causa dei problemi derivati dall'erosione costiera negli scorsi anni ha dovuto chiudere i battenti. Ora praticamente ne rimangono solo le rovine. Si trattava di uno stabilimento balneare in cui si recavano soprattutto i giovani e le famiglie di Tuturano (frazione di Brindisi). 

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