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Giornalista di Catania minacciato e picchiato

Gli aggressori hanno anche fatto i nomi dei suoi familiari

a cura della redazione
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Inquietante episodio venerdì mattina nei confronti di un giornalista de I Siciliani (fondato dal giornalista ucciso dalla mafia, Giuseppe Fava) . Luciano Bruno mentre stava fotografando il Palazzo di Cemento nel quartiere di Librino, periferia di Catania, è stato circondato da sei uomini, minacciato con un'arma e picchiato pesantemente. Ha riportato la rottura di un dente, ma il fatto più grave è che i vili aggressori hanno fatto i nomi dei suoi familiari mostrandone una certa conoscienza come avvertimento.

Bruno si è occupato spesso di Librino, un quartiere difficile che come scrive Riccardo Orioles dello stesso giornale, è «abbandonato e lasciato in mano alla mafia». È anche autore di un pezzo teatrale sullo stesso tema. I colleghi di Bruno invitano «tutti alla massima solidarietà verso Luciano e alla massima attenzione e vigilanza su Librino».

Sul sito de I Siciliani Luciano Bruno (con tanto di foto senza un dente) ha ringraziato per gli attestati di vicinanza arrivati finora: «Qualche settimana fa ci è arrivata una proposta: raccontare le periferie urbane. Librino, nel mio caso. Le foto che ero andato a scattare ieri mattina servivano proprio a questo, a far vedere quello che io ho visto per una vita intera attraverso i miei occhi. Ed invece me lo hanno portato via con violenza, questo sguardo, insieme ad un dente. Ho letto tutte le vostre testimonianze e mi sento circondato dalla stima e dall’affetto che mi avete mostrato. Grazie ad ognuno di voi per la solidarieta’. Di cuore. Luciano».

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