Crisi di lettori, calo di vendite e abbandono del direttore. Sono diversi i fattori che pare abbiano portato alla clamorosa scelta dei vertici di Segrate (Milano) di lasciare in vita la celebre rivista settimanale Panorama solo nella versione digitale.
Correva l'anno 1962 quando la rivista apparve per la prima volta nelle edicole. Oggi le difficoltà che tutti i giornali cartacei stanno vivendo non hanno lasciato immune il settimanale edito dalla Mondadori. Per questo la strada tracciata è quella già percorsa - con destini alterni - da altre pubblicazioni in tutto il mondo. 

Alla base della scelta ci sarebbe anche l'abbandono dell'attuale direttore Giorgio Mulè. Una vicenda che ha risvolti pure politici. Mulè infatti sarebbe pronto a 'traslocare' in casa Mediaset per sostituire Giovanni Toti, direttore di Studio Aperto e Tg 4, pronto a guidare la prossima campagna elettorale di Forza Italia.
La 'seconda scelta' sarebbe quindi caduta su Nicola Porro, firma del Giornale e volto noto in tv, ma in risposta è arrivato un 'no grazie'. Le difficoltà nello scegliere il successore di Mulè e la crisi di vendite avrebbe quindi convinto i vertici a passare completamente al digitale.