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Scontro Lega-M5S sugli inceneritori. Salvini: “Chi dice no provoca roghi”

Il presidente della Camera replica: “Sue parole uno schiaffo, in Campania non se ne farà uno in più”

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Continua lo scontro tra Lega e MoVimento Cinque sulla necessità dei termovalorizzatori nella Terra dei fuochi. A riaccendere il dibattito è stato Matteo Salvini: "Gli inceneritori li dovrebbero scegliere i sindaci e la regione ma tutti dicono di no. Quindi li faremo. E 'senza ceppa' ", ha annunciato il ministro dell’Interno, parafrasando ironicamente un’espressione dell’altro vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio.

"Ho passato ieri la giornata a Napoli ed erano tutti preoccupati per la salute. Devi fare delle strutture; perché in Lombardia ci sono 13 impianti e in Campania uno? Chi dice sempre e solo dei 'No' provoca roghi tossici e malattie”, attacca il capo del Viminale. Il rapporto non può essere di tredici a uno" ha detto Salvini. "Non c'è nel contratto? Vallo a spiegare ai bambini che fra due mesi respirano merda. Un'emergenza? Non lo dico io ma quando il capo dei vigili mi dice che c'è il rischio di tornare alla situazione di 10 anni fa devo fare qualcosa".

“É uno schiaffo forte a questa città e a questa Regione arrivare qui e dire che ci vuole un termovalorizzatore a provincia dopo le lotte che sono state fatte e dopo l'avanzamento delle nuove tecnologie", ha detto Roberto Fico commentando le parole di Salvini. "Ve lo assicuro, non si farà neanche un inceneritore in più ma molti più impianti di compostaggio per la frazione umida dei rifiuti solidi urbani, più differenziata e più impianti di trattamento meccanico manuale dove si ricicla il tutto".

"In questa regione - ha proseguito il Presidente della Camera - abbiamo bisogno di impianti di compostaggio, di trattamento meccanico manuale, di raccolta differenziata porta a porta, di riciclo, di riutilizzo e di riduzione a monte dei rifiuti. Di questo abbiamo bisogno, fuori dalla logica dei termovalorizzatori. E se dopo tanti anni lo dobbiamo ridire, lo diciamo ancora più forte, e siamo pronti a lottare per questo". Fico ha anche difeso il sindaco Luigi De Magistris: "Un ministro dell’Interno non arriva qui a dice al sindaco di Napoli che i rifiuti se li mangia, perché è il primo cittadino della capitale del sud. E non definisce ‘quattro scemi’ gli attivisti dei centri sociali, che in questa città hanno fatto anche un lavoro sociale importante. Le parole di Salvini sono uno schiaffo per Napoli e per la Campania”.

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