La Cassazione dice no: nessun nesso tra vaccinazione e autismo.

E dice no all'indennizzo richiesto dall'uomo che vedeva nella malattia del figlio una conseguenza dellla vaccinazione obbligatoria Cinquerix (contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite e haemophilus influenzae b) ed Engerix B (contro l'epatite b), somministrata nel 2001.

Sentenza già stabilita dal tribunale e dalla Corte D'appello di Napoli.

La Cassazione ha basato il suo giudizio su tutto il materiale letterario a riguardo, scritti da tecnici e specialisti che affermano che l'incidenza non comune o rara le reazioni avverse a carico del sistema nervoso ai vaccini somministrati, sia delle caratteristiche del caso concreto, non consentivano di ritenerle ipotizzabili, in considerazione della risonanza magnetica dell’encefalo che, anche ad anni di distanza era negativa.

Nessun ricovero certificato dopo una vaccinazione, quindi, la teoria del padre del vaccinato, resta semplicemente una teoria. I giudici sottolineano la particolarità dell'autismo, le quali cause e conseguenze sono ancora del tutto ignote.