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Passioni da “supereroi”: in corsa con Marco Capuzzi

La rubrica delle persone comuni

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Una passione che comincia a muovere i primi passi qualche anno fa e che si dimostra subito fondamentale, imprescindibile per il nostro Marco.

 

“Ho iniziato a correre nel marzo del 2010, grazie al presidente dell'ASD Libertas Atletica Rapino: Fosco Luigi. Nel primo giorno di allenamento sono stato aiutato dal tecnico Graziano Di Lizio, che mi ha seguito a lungo e ha continuato a farlo.”

 

Ed ecco che, ben presto, Marco e la corsa diventano una cosa sola.

Una squadra capace di tirare fuori il meglio, a qualsiasi costo, con impegno e perseveranza.

“La corsa è uno sport molto coinvolgente, che fa appassionare velocemente chi lo pratica. In una parola la definisco "costanza".”

E quell'unione, quel legame, si fa sempre più solido. Indissolubile.

Fa la forza.

 

“Quando, con molti allenamenti, ho iniziato ad ottenere ottimi risultati, ho capito che la corsa è ciò che fa per me.”

 

È ciò di cui non si può fare a meno.

Quella passione che ti prende e che non ti lascia più.

Quel qualcosa per cui vale la pena lottare sempre, nonostante ostacoli e difficoltà, perché sai che ti darà le soddisfazioni più grandi.

 

“Tra le gare che mi hanno segnato di più ci sono sicuramente i campionati italiani 2016 su pista, ad Orvieto, dove mi sono classificato quarto a seguito di un infortunio dovuto all'affaticamento dei polpacci.”

 

Finalmente, quando si taglia quel tanto agognato traguardo, quello più importante, si riesce a vincere. Vincere contro se stessi, contro i propri limiti.

Si guarda oltre, si butta lo sguardo il più lontano possibile.

Ed ecco che un'altra meta, un altro obiettivo si fa più chiaro e definito, sempre più vicino.

 

Un sogno va coltivato giorno per giorno e il mio è quello di diventare un grande atleta e di raggiungere risultati importanti.

La corsa continuerà ad essere una delle cose più importante della mia vita, come lo è ora e forse ancora di più.”

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