Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

“GRILLOPOLI” A PALERMO, NON SOLO FIRME COPIATE

Condividi su:

Lo scandalo delle firme per la presentazione della lista del Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali di Palermo si ingrandisce.  Oltre alle firme false , ci sarebbero infatti anche firme “clonate”. Alcuni nominativi,  provenivano dagli elenchi di chi firmò ai banchetti M5S per il referendum che aveva come argomento la privatizzazione dell’acqua e non per la costituzione delle liste per le successive elezioni amministrative. Si tratta di banchetti ed elenchi di un anno prima. Un avvocato e un commercialista, convocati nei giorni scorsi dalla Digos, hanno spiegato di non avere firmato le liste elettorali di M5S: “Quelle firme sono palesemente false, non sono nostre”, hanno messo a verbale in questura. Nel 2011, i due professionisti avevano invece firmato ai banchetti per il referendum sistemati davanti al palazzo di giustizia, in piazza Vittorio Emanuele Orlando, e al Politeama. L’avvocato e il commercialista lo confermano a Repubblica. “Non ricordo di avere firmato per le liste elettorali — dice il legale — ma ricordo con certezza di avere firmato per il quesito sull’acqua pubblica”. È il nuovo fronte dell’inchiesta, che presto potrebbe far saltare fuori altri nominativi rubati dalle liste di chi ha aderito al referendum. La deputata regionale La Rocca, già autosospesasi dal M5S, si sfoga su Faceook: “Io non voglio essere l'eroina, non voglio essere la protagonista, volevo solo mettere la parola fine ad una situazione che stava degenerando, tirando dentro tutto e tutti, e l'ho fatto nell'unico modo che conoscevo, la cosa che mio padre più apprezzava di me... Dicendo la verità. La mia scelta è stata difficile e non riesco a smettere di provare un profondo dolore. Sapevo di mettere in discussione gli ultimi 8 anni della mia vita, il mio ruolo di portavoce che ho messo al primo posto, sacrificando la mia vita privata, cercando di portare avanti il mio lavoro con serietà, impegno e passione... Ma la vita è fatta di scelte e affrontare un temporale con dignità, potersi guardare allo specchio, vale di più.
So che è stato uno stupido errore e mi dispiace se ho deluso qualcuno.”. Intanto, il tour siciliano, in treno  a sostegno del No al referendum costituzionale, ha escluso Palermo per evitare contestazioni e nelle altre tappe non ci sarà l’onorevole Riccardo Nuti, che alle elezioni comunali di Palermo si candidò con il soprannome de “Il Grillo”. Contro il M5S si abbattono le critiche degli altri partiti, in particolare del Pd. La vice capogruppo del Pd alla Camera, Silvia Fregolent, dichiara:”Ormai quella delle firme false a Palermo è diventata una vera e propria Grillopoli. Oggi Di Maio e Di Battista, Grillo e Davide Casaleggio continueranno a sminuire e a girarsi dall’altra parte o proveranno a fare chiarezza sulle nuove allarmanti denunce. La vicenda può essere ancora più grave rispetto a quanto già emerso. Se fosse vero che hanno clonato firme siglate per altri motivi, l’imbroglio sarebbe ancora più serio.” – 20 novembre 2016 

Condividi su:

Seguici su Facebook