Il 21 aprile 2014 il Blog di Beppe Grillo scriveva: "La legge elettorale "Renzusconi" non è un granchè. Probabilmente incostituzionale, sicuramente contraria allo spirito della democrazia. È un fatto grave, che riguarda tutti, non solo gli elettori di questo o quel partito.” Oggi il vicepresidente grillino della Camera, Luigi Di Maio, dopo due anni da quel post, cambia idea e su facebook scrive: Hanno parlato per tre mesi di referendum, olimpiadi e direzioni di partito. E così hanno perso le elezioni a Roma e Torino. Non contenti, il giorno dopo la sconfitta, hanno iniziato a parlare di modifiche alla legge elettorale, ovvero di come spartirsi le poltrone alle prossime elezioni politiche. La Camera dei deputati ci costa 100.000 euro all'ora (avete letto bene) e il PD vuole spendere questi soldi per cambiare l’Italicum. Facciano pure. Ma quando vorranno tornare sulla Terra, gli mostreremo quali sono le priorità per l'Italia. Oggi i sondaggi sono favorevoli ai 5 Stelle e stando ai risultati delle comunali il “detestato” italicum li potrebbe portare al governo del Paese. Per questo, ora, sono pronti a difendere ad ogni costo ciò che due anni per Grillo era “una porcata bis.” – 30 giugno 2016