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MARÒ, I 5 STELLE E IL COMPLOTTO INDIANO PER FAVORIRE IL PD

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Il Movimento 5 Stelle sul caso dei marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre non ha sempre mantenuto un atteggiamento lineare. Perfino il rientro di Girone, per i 5 Stelle è quasi un complotto organizzato dagli indiani per favorire il Pd in vista delle prossime elezioni amministrative. Infatti, i parlamentari grillini delle commissioni Esteri e Difesa scrivono sul blog di Grillo: “Oggi i ringraziamenti di Renzi e Pinotti agli indiani ci stanno tutti: a pochi giorni dalle elezioni amministrative, New Dehli acconsente al ritorno di Girone fornendo un discreto assist al Pd in crisi”. Era il 13 gennaio del 2014 quando i parlamentari a 5 Stelle, per “una questione di orgoglio nazionale”,  volevano andare in India a riprendere i due marò: “Governo Letta ancora una volta, "solo chiacchiere e distintivo". In Commissione affari esteri abbiamo cercato una soluzione a questa brutta storia. Il 20 partiremo per raggiungere l'ambasciata dove sono detenuti per ottenere informazioni chiare e precise. Il governo indiano deve parlare con noi, noi siamo il futuro governo di questo Paese. E' una questione di giustizia e di orgoglio nazionale”. Lo scorso 30 marzo, sempre i deputati e senatori delle commissioni affari esteri e difesa di Camera e Senato del M5s dichiarano:  “In occasione dell'udienza al Tribunale arbitrale che si è aperta stamani a L'Aja, ci auguriamo che il caso dei nostri due marò possa finalmente trovare una soluzione positiva e che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone possano essere processati in Italia, nel pieno rispetto del diritto internazionale”. “L'atteggiamento passivo da parte di questo e dei precedenti governi – aggiungono - nell'aprire un percorso verso l'internazionalizzazione del caso, giunto soltanto oggi, con un ritardo che pesa fortemente e che suscita un chiaro imbarazzo diplomatico per il nostro Paese. Le parole espresse dall'ambasciatore Francesco Azzarello, agente del governo italiano, secondo il quale Salvatore Girone rischia di rimanere detenuto a Delhi, senza alcun capo d'accusa, per almeno altri 3-4 anni, sono assai preoccupanti. L'auspicio è che sia autorizzato a tornare quanto prima in Italia e che, soprattutto, il caso dei nostri due militari arrivi a una svolta decisiva e risolutrice” Nell’agosto del 2015 un articolo a firma di Mario Albanesi, pubblicato sul blog di Grillo in bella vista: "La questione dei Marò - si legge - è stata condotta dai governi italiani in modo assurdo come se l'Italia fosse uno stato imperialista". E "l'Italia imperialista" non avrebbe dovuto gestire in questo modo la vicenda, anzi. Secondo il blog di Grillo, i governi italiani avrebbero dovuto accettare le accuse degli indiani, dichiarare colpevoli i due Marò e acconsentire a tutte le richieste delle famiglie dei pescatori uccisi. Insomma, i due fucilieri sono colpevoli: la sentenza di Albanesi è già chiara. "L'Italia - prosegue Mario Albanesi - ha mostrato la sua faccia sporca di paese svergognato e maneggione quando è stato fatto il maldestro tentativo di violare i patti trattenendo in Italia uno dei due militari dopo aver promesso di farlo rientrare in India". E cosa avrebbe dovuto fare invece, secondo Albanesi? " Con molta umiltà, rispettando anzitutto la giustizia indiana, ammettere le colpe, riconoscere l'avventatezza dell'operazione, assumersi in solido tutte le responsabilità con le famiglie dei pescatori, invocare le attenuanti dei difficili tempi che viviamo. Probabilmente i nostri due eroi sarebbero già da tempo in Italia a scontare le conseguenze di un delitto colposo o preterintenzionale". Cioè ammettere delle colpe che i due Marò dicono di non aver commesso. Senza processo, senza appello. Dal blog di Grillo arriva la condanna. Ma la base non ha preso bene la tesi del blog. “Albanesi molla il bottiglione del vino. Ma in che mani siamo!”. 30 maggio 2016 

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