Un tempo al cabaret venivano presentati gli argomenti di attualità politica misti ad una buona dose di satira o, perlomeno, ironia e più o meno qualcosa si riusciva a capire. Oggi, nel mondo dei media, ci ritroviamo con una grande confusione: miliardi di informazioni, senza capire nulla. Carta stampata, televisioni, radio, opinionisti, editorialisti si danno da fare in tutti i modi possibili ed immaginabili più che altro per fare audience, piuttosto che per fornire un’informazione.
In questi giorni al TG, ad esempio, una compunta giornalista televisiva in tenuta da lacrima facile, riportando il fatto dell’alluvione a Pescara, riferiva: come sapete una signora è morta intrappolata nella sua auto in un sottopasso... Sapete? Gentile Signora, ma non è lei che dovrebbe informare? Le pare che non sapessi della signora morta? Però, se sapessi già tutto prima, avrei già preso il 6 al Superenalotto ed ora non sarei qua.
A Roma, città eterna, intanto dicono metti l’IMU, togli l’IMU, metti quello, togli questo e si inventano, pure, una serie di sigle da siluro della Seconda Guerra Mondiale. Recita politica sullo stile del “dai la cera, togli la cera” celebre scena del film Karate Kid? Tra un morto e l’altro, un’alluvione e l’altra, i piccoli che chiudono, la disoccupazione che aumenta, e tutto l'ambaradan, la politica nostrana si preoccupa, oltre che di togliere dalle tasche quello che già non c’è (i soldi), di complicare la vita ai disgraziati di turno con scadenze su scadenze, e confusione su confusione.
Meno male che c’è la ripresa, tutti "magnano" e bevono, e si divertono al cabaret!
Se pure cado giù, rimonto su. Ma che Lor Signori ci facciano il piacere, almeno osservino un rispettoso silenzio.