Si sono tenuti questo pomeriggio a Roma, nella Chiesa di San Pio X in piazza della Balduina, i funerali di Aldo Biscardi, il celebre giornalista e conduttore televisivo morto ieri all'età di 86 anni.
La salma di Biscardi sarà poi tumulata in serata nel cimitero di Larino, sua città natale, in provincia di Campobasso. Biscardi, noto per l'ideazione e la conduzione del programma televisivo "Il processo del Lunedì", era morto ieri al policlinico Gemelli, dove era ricoverato da alcuni giorni.
Biscardi debuttò in televisione nel 1979 alla Rai. Risale al 1980 l'ideazione del programma "Il processo del lunedì", primo talk show sul mondo del pallone di cui divenne anche conduttore nel 1983. Dopo anni di grandi successi, accompagnati anche da numerose polemiche che contribuirono a fare della sua trasmissione un vero e proprio cult televisivo, il giornalista nel 1993 lasciò la Rai per passare a Tele+, dove esordì col nuovo programma "Il processo di Biscardi". Trasmissione che trasferì poi, sempre con la stessa fortunata formula, su altre emittenti, da Telemontecarlo a 7 Gold. Nel 2015 Biscardi aveva deciso di lasciare per sempre la sua "creatura", che vanta un record di longevità riconosciuto dal Guinness dei primati nel 2013 grazie alle 33 edizioni consecutive con lo stesso conduttore.
Biscardi viene a mancare nell'anno dell'esordio nel campionato di serie A della Var, quella "moviola in campo" che lui aveva sempre sostenuto come sistema necessario per aiutare gli arbitri grazie alle tecnologie disponibili.
Questo il ricordo di Silvio Berlusconi: «Con Aldo Biscardi scompare un grande giornalista, che ha saputo raccontare il calcio in televisione come pochi altri. Aldo è stato un innovatore in tutto, nel linguaggio televisivo come nella visione del calcio, anticipando soluzioni che oggi sono realtà, come la moviola in campo. Io perdo un amico, la televisione un grande professionista».