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In Italia un milione di famiglie senza lavoro

I valori più alti di disoccupazione si registrano per i mono-genitori

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In Italia è rimasta stabilmente sopra il milione la conta delle famiglie senza lavoro e quindi senza stipendio. Secondo i dati dell'Istat è una piaga che colpisce principalmente il Sud, dove si situano più della metà dei casi. Si tratta di "case" dove tutti i componenti attivi, che partecipano al mercato del lavoro, sono disoccupati. Non è detto che siano in assoluto senza un reddito, ma se quest'ultimo cìè arriva da altre fonti (come possono essere rendite o pensioni) e non dall'impiego.

I dati sono stati ricavati dalle tabelle pubblicate dall'Istituto di statistica, come media dei risultati che l'Istat raccoglie trimestralmente nell'indagine sulle forze di lavoro: si riferiscono all'intero 2016. Analizzando il tasso di disoccupazione delle persone tra i 25 e i 64 anni e incastrando i dati con il loro ruolo in famiglia, si nota come i valori più alti si registrino per i mono-genitori (12%), stanno invece decisamente meglio i single (8,4%). Accendendo un faro su chi fa parte di coppie con figli, si sottolinea come all'aumentare della prole salga anche il tasso di disoccupazione (7,3% se c'è solo un figlio, 7,7% se due e 10% per tre o più). I coniugi o conviventi senza bambini si fermano al 7,6%.

Emerge poi la difficile situazione delle donne, che in molti casi sono la fonte di reddito principale: la donna risulta infatti occupata a tempo pieno o part time, mentre l'uomo è in cerca di occupazione o inattivo (pensionato o comunque fuori dal mercato del lavoro). Ci sono poi 192 mila famiglie monogenitore, dove c'è solo la mamma ed è disoccupata: quindi secondo i criteri statistici è in cerca di lavoro. La cifra è in aumento rispetto all'anno precedente (+5%).

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