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Raffaele Sollecito: i giudici dicono no al risarcimento per ingiusta detenzione

Giulia Bongiorno, avvocato del giovane, ha annunciato ricorso in Cassazione

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La Corte d'Appello di Firenze ha rigettato la richiesta di risarcimento di 500mila euro per ingiusta detenzione avanzata da Raffaele Sollecito. Secondo quanto riportato dall'Ansa i giudici avrebbero ritenuto contraddittorie le sue dichiarazioni nella fase iniziale dell'indagine. 

Sollecito era rimasto in carcere per 4 anni con l'accusa di aver ucciso insieme ad Amanda Knox e Rudi Guede la studentessa Meredith Kercher.

"Credevo di avere vissuto le pagine più nere della giustizia italiana ma devo rilevare che oggi ne è stata scritta un'altra che mi lascia sbigottito"  ha Sollecito ai suoi difensori tra i quali l'avvocato Giulia Bongiorno. Quest'ultima ha definito il risarcimento come "sacrosanto" e ha annunciato ricorso in Cassazione contro la decisione della Corte di Apppello. 

L'omidicio di Meredith Kercher, studentessa inglese in Erasmus a Perugia, avvenne il 1 novembre del 2007 presso la sua abitazione. Raffaele Sollecito, Amanda Knox eRudi Guede furono accusati della morte della ragazza. Il processo per quello che divenne "l'omicidio di Perugia" fu lungo e tortuoso con una serie di sentenze ribaltate in appello. Sollecito e la Knox furono condannati in primo grado nel 2009 dalla Corte d'Assise di Perugia. Nel 2010 Rudi Guede fu condannato in primo grado, in rito abbreviato, a 30 anni di reclisione per concorso in omicidio e violenza sessuale e in appello la pena fu ridotta a 16 anni. 

Nel 2011 la Corte d'Assise d'appello assolse invece la Knox e Sollecito. Nel 2013 la  Corte di Cassazione, su ricorso della Procura Generale di Perugia annullò la sentenza di assoluzione e rinviò gli atti alla Corte d'Assise d'Appello di Firenze. Nel 2014 la Corte d'Assise d'Appello di Firenze confermò la colpevolezza dei due imputati condannando la Knox a 28 anni e 6 mesi di reclusione e Sollecito a 25 anni. 

Il 27 marzo 2015 la Suprema Corte di Cassazione, pose fine alla vicenda giudiziaria annullando le condanne a per Sollecito e Knox. Per il giudice i due non avevano commesso il fatto asserendo la mancanza di prove. 

 

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