Le polemiche sul titolo accusato di sessismo non fermano Libero che con un editoriale firmato dal direttore Vittorio Feltri contrattacca e difende il suo giornale con una nuova apertura provocatoria . "Pistola fumanti": così Libero definisce i pentastellati accusandoli di ipocrisia quando affermano che Libero ha scritto un titolo sessista.
"Gli educati inventori del Vaffaday - recita il catenaccio di apertura - ci mettono alla gogna e la sinistra si accoda accusandoci di sessismo. Ma quando riservammo a Ruby la medesima copertina dedicata alla Raggi nessuno si lamentò. Al solito, due pesi due misure".
E nell'editoriale Feltri scrive: "Nel presente numero di Libero spicca una foto ricavata dal sito di Beppe Grillo. Guardatela, rimarrete a bocca aperta davanti a cotanta volgarità ". La foto di cui parla il direttore è tratta da un video dove si vede un militante 5 stellle in auto con la Presidente della Camera Boldrini. Quella stessa foto fu poi ripresa in un post da Grillo e accompagnata da questa domanda: "Cosa succederebbe se trovassi ti la Boldrini in macchina?". "Tra i commenti al post - ricorda Feltri - molti inneggiavano allo stupro".
Il direttore di Libero, poi, continua ricordando gli attacchi sessisti, del Movimento o della rete, contro la Boschi, la Serracchiani e Nichi Vendola fino a quelli contro la senatrice a vita Rita Levi Montalcini nel 2012.

