Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Madia: "Non è vietato allattare negli uffici pubblici"

Il Ministro ha annunciato una direttiva dopo la denuncia di una donna alla quale sarebbe stato vietato l'allattamento del figlio in un ufficio postale

Condividi su:

Il Ministro Marianna Madia è intervenuta su Twitter annunciando una direttiva affinchè nei luoghi della Pubblica Amministrazione non sia impedito di alle mamme di allattare e ai genitori di poter cambiare o accudire i figli. "in alcun luogo - ha infatti scritto il Ministro - dovrebbe essere vietato #allattamento. Subito direttiva per tutta la #PA".

La Madia è intervenuta su un caso avvenuto a Biella dove una giovane mamma ha denuciato che presso un ufficio postale le è stato impedito  prima l'allattamento e poi il cambio del figlio. In particolare, la donna ha riferito dei toni alquanto bruschi utilizzati dal personale il quale avrebbe detto che l'ufficio postale "non è un bar"  e avrebbe fatto paragoni inappropriati dicendo "che loro hanno anche l'obbligo di far mettere museruole ai cani e che non possono far appoggiare da nessuna parte, nemmeno alle persone anziane, il bastone se no incorrono in multe anche da 1.700 euro.

Sulla vicenda è intervenuta anche Poste Italiane la quale con una nota ha affermato che "non è affatto vietato allattare il proprio bambino all'interno degli uffici postali'' e che nel caso di Biella "la mamma ha allattato nella sala principale dell'ufficio postale e il personale si è reso disponibile a trovare la migliore soluzione affinché potesse prendersi cura del bambino con la dovuta privacy". In merito alla possibilità di poter utilizzare i servizi igienici del personale per poter cambiare il figlio, Poste ha voluto chiarire "che non è possibile accedere per il pubblico per evidenti ragioni di sicurezza". 

Poste ha poi annunciato l'intenzione di conttatare la "neo mamma con l'auspicio di ricomporre l'equivoco e invitarla presto nell'ufficio postale con la sua famiglia''.

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook