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Stop alle navi da crociera a Venezia

Il governo e senato si stanno attivando per la risoluzione del problema

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Il passaggio delle grandi navi nella laguna di Venezia fonte inopportuna di rischi e problemi  ha condotto il mondo politico e lo stesso governo a studiare dei provvedimenti che sappiano risolvere la spinosa questione ed evitare tragedie come quella accaduta all’isola del Giglio. Si vuole infatti  rendere operativo il prima possibile,  il  decreto Clini/Passera che limita il passaggio nella laguna alle navi che non superano le 40.000 tonnellate. 
Della questione si sta occupando anche il Senato che in questi giorni tiene delle audizioni nel capoluogo lagunare per comprendere il reale stato delle cose, ed esaminare a tal proposito tre proposte di legge.
Dopo questo intervento centrale spetterà alle istituzioni locali, prima di tutto Regione e Comune, stabilire se scegliere per la navigazione il Canale Malamocco e Marghera, più velocemente transitabile oppure scegliere  una nuova piattaforma adiacente alle  neo isola costruita a seguito del MOSE,  il sistema di dighe mobili per difendere Venezia dalle acque alte.
La riduzione del traffico nel canale che dal primo gennaio del 2014 vede la riduzione del passaggio del 20% delle oltre 500 navi da crociera superiore alle 40 mila tonnellate ha  fatto  un passo avanti, e  già dalla fine  del 2013 non potranno più transitare dal canale  navi dalle proporzioni titaniche che superano le 96 mila tonnellate.
Non mancano come sempre le polemiche, questo quanto affermato dal  ministro dei trasporti  e delle infrastrutture Maurizio  Lupi: “ Il decreto Clini/Passera che limita il tonnellaggio delle navi a 40.000 t. di stazza è un provvedimento non solo illogico ma anche negativo perché le navi crociera sotto le 40.000 t sono al presente le navi più vecchie, quindi più impattanti perché di maggiore pescaggio e con carene spigolate, ma anche più inquinanti per i combustibili usati e per la combustione prodotta da macchinari obsoleti; si ricorda che Costa Allegra e MSC Melody, le uniche navi di Costa e MSC sotto le 40.000 t sono state una venduta e l’altra rottamata perché antieconomiche".
Comunque Il tema della tempistica, sia per il nuovo porto dei traghetti, sia per la realizzazione delle opere necessarie ad eliminare completamente il passaggio delle navi, dovrà presumibilmente essere valutato in non meno 18-24 mesi. Ma questo decreto attuativo ha il valore di creare un percorso e di indicarne l'urgenza.

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