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E’ morto il patron di Esselunga Bernardo Caprotti

Se ne va uno dei più grandi imprenditori italiani

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Avrebbe compiuto 91 anni tra sei giorni Un uomo volitivo e poco incline alle sfumature che ha disposto che il suo funerale sia celebrato in forma privata e che ha vietato i necrologi,  e forse proprio per questo un grande imprenditore. E’ arrivata ieri sera la notizia annunciata dalla moglie Giuliana della morte di Bernardo Caprotti classe 1925.

Capriotti era figlio di un industriale cotoniero brianzolo e dopo la laurea in giurisprudenza lavorò in Texas come montatore meccanico per ritornare a capo dell’azienda di famiglia a soli 26 anni e dedicare  tutta la sua vita al lavoro

Si affaccia sul mondo delle distribuzione nel 1957   con  l'inaugurazione del primo supermercato italiano, in viale Regina Giovanna a Milano, il primo di una catena di supermercati che presero il nome di “Esselunga” per un curioso motivo: il nome straniero infatti non consentiva ai poco esterofili clienti del dopoguerra di pronunciarlo bene e si arrangiavano con “il supermercato dalla esse lunga” così nacque Esselunga.

Capriotti volle opporre la sua catena ai grandi magazzini della Coop che vedeva come il diavolo a cui dover opporre la sua acqua santa, la catena Esselunga appunto.

A 40 anni riuscì a scalare la società e la sua morte arriva proprio nel momento in cui la sua creatura sta vivendo un momento di grandi decisioni. Sono forse interessati all'acquisto  da Cvc e Blackstone  ma è ancora tutto da vedere.

Molte le manifestazioni di cordoglio arrivate dal mondo imprenditoriale e politico. Questo il ricordo di BErsani:  "Se ne va un uomo particolare, un uomo che emozionava. Se ne va uno dei più grandi imprenditori italiani. Ma il Dottore vivrà ancora nella sua straordinaria impresa"

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