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Lampedusa, tutto pronto per arrivo Mattarella

Inaugurerà due musei

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C’è attesa a Lampedusa per l’arrivo di Sergio Mattarella.

Fra poche ore, infatti (l’appuntamento è per questo pomeriggio, ore 16.30), il capo dello Stato metterà piede nella principale isola delle Pelagie (oltreché tradizionale punto di approdo per i barconi di migranti) per inaugurare, due realtà museali nuove di zecca: il Museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo e il primo Museo archeologico lampedusano (in effetti il primo potrebbe anche essere un’ala compresa nel secondo, si vedrà in seguito).

Al suo fianco ci saranno il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, e l’Arcivescovo di Agrigento, card. Montenegro, il massimo rappresentante ecclesiastico della provincia di cui Lampedusa fa parte.

La presenza di quest’ultimo si spiega, oltre che con quanto detto prima, anche col fatto che Il  Museo della fiducia e del dialogo per il Mediterraneo aprirà i battenti ospitando, da oggi fino al 3 ottobre, una mostra allestita con una serie di opere messe a disposizione dai principali musei di area mediterranea, dall’Italia (Uffizi e altri) alla Tunisia (museo del Bardo) fino alla Francia. Tra  queste opere ci sono due pezzi di valore inestimabile offerti proprio dall’arcidiocesi di Agrigento. Si tratta, più in particolare, dell’Epigrafe araba del 997 d.C., custodita presso la cattedrale, e l’Altarolo portatile del secolo XII-XIII di maestranze itineranti limosine, custodito presso il Museo Diocesano.  

Oltre che per tagliare il doppio nastro, la visita a Lampedusa servirà a Mattarella anche per salutare Samuele Fuccillo, il piccolo protagonista dell’ultimo docu-film di Gianfranco Rosi, “Fuocoammare”, vincitore dell’Orso d’Oro al festival cinematografico di Berlino di quest’anno. “Fuocoammare”, oltre che un film di intenso verismo, è anche e soprattutto il manifesto dello spirito solidale dei cittadini lampedusani nei confronti degli immigrati, uno spirito ben sintetizzato nella  diade “accoglienza e ricchezza umana” di cui ha parlato con orgoglio il sindaco Nicolini.

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