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Exodus, il Monte Sinai di Mosè: il Jebel Barkal

Alessandro De Angelis parla del secondo volume pubblicato "Exodus"

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Dott. De Angelis, è appena uscito il libro Exodus, potrebbe riassumere le scoperte che vi si trovano?

Dopo Cristo il Romano, dove abbiamo svelato con prove storico-documentali la vera storia e genealogia di Gesù è ora la volta di svelare l'Antico Testamento, Mosè e il dio Aton trasformato nel dio biblico Yahweh. Anche in questo caso portiamo prove archeologiche e storiche in comparazione che ci hanno condotto alle seguenti scoperte:
1) Mosè era il primogenito del faraone Amenhotep III
2) Mosè era il fratello del faraone Akhenaton, il quale gli mosse guerra per aver fatto un colpo di stato nei suoi confronti dichiarandosi padrone dell'Alto Egitto
3) Vengono svelati i due esodi, quello degli Hyksos e quello biblico
4) La probabile collocazione del Monte Sinai e dei giardini dell'Eden
5) La collocazione del luogo dove avvenne la guerra tra Mosè e suo fratello Akhenaton con la divisione delle acque del racconto biblico

Incuriosisce il riferimento ad una nuova collocazione del Monte Sinai. Vi siete avvalsi sempre della documentazione di Giuseppe Flavio per questa probabile scoperta?

Certo, ma non solo. Per cercare di capire quale fosse il monte siamo partiti sempre dalla storia di Mosè narrata da G. Flavio.Dopo il colpo di stato nei confronti del fratello Akhenaton, Mosè venne a sapere che il faraone voleva ucciderlo. Nei testo di Antichità Giudaiche di G. Flavio, lo storiografo ci parla del patto di alleanza tra Mosè e sua cugina Tharbi, che prese in sposa. Dopo aver contratto matrimonio con ella ed essersi dichiarato padrone della città, Mosè aveva ovviamente messo in preventivo che il colpo di stato nei confronti del fratello avrebbe avuto conseguenze. Infatti G. Flavio ci informa del fatto che i consiglieri del faraone gli consigliarono di ucciderlo, ma il faraone ci aveva già pensato da se.
Mosè aveva messo in preventivo questa ipotesi e sicuramente venne a sapere di questo complotto ai suoi danni proprio grazie al suo alto rango, essendo il primogenito del faraone Amenhotep III e viceré di Nubia. Dichiarsi padrone dell'Alto Egitto, ovvero del regno di Kush, era ovviamente un colpo di stato, Mosè cercò di riprendersi almeno parte del regno che gli spettava in qualità di primogenito del faraone. Lui era generale dell'esercito egiziano, oltre che viceré di Nubia (nome che veniva usato in quel periodo per l'Etiopia) e aveva dalla sua anche l'esercito etiope che aveva invaso il Barro Egitto. Nell'Antico Testamento si fa riferimento a tre fatti specifici, gli israeliti che si fecero dare l'oro dagli egizi prima di andar via dall'Egitto, una bufala gigantesca, quando mai gli egizi avrebbero dato il loro oro agli israeliti? La seconda è che uscirono in fila e schierati e la terza informazione è che erano ben armati. Quello era una parte dell'esercito di Thutmose, o Mosè, che disertò e che raggiunse la roccaforte di Saba per congiungersi all'esercito etiope, per prepararsi ad affrontare l'esercito di Akhenaton che era rimasto fedele al faraone.

Una storia incredibile e completamente diversa da quella che conosciamo. Ma tornando al Monte Sinai?
Scusami ma dovevo spiegare cosa era successo per far capire la direzione che prese il generale Thutmose/Mosè, ovvero verso sud, e durante questo percorso, prima di arrivare a Meroe, dove vi era la mitica città di Saba, si incontra la montagna sacra, ovvero il Jebel Barkal. Ecco la descrizione del Monte Sinai di G. Flavio in Antichità giudaiche:

«Detto questo si incamminò sul Sinai, il monte più alto di quella regione che per la sua mole smisurata, non meno che per gli scoscesi dirupi, non solo è inaccessibile a qualsiasi uomo, ma non è neppure possibile contemplarlo senza stancarsi gli occhi; d'altra parte correvano voci che qui soggiornasse Dio, e ciò incuteva paura e lo rendeva inavvicinabile» .

Dalla Bibbia:

«Fisserai per il popolo un limite tutto attorno, dicendo: Guardatevi dal salire sul monte e dal toccare le falde. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte» .

«Il Signore gli disse: “Và, scendi, poi salirai tu e Aronne con te. Ma i sacerdoti e il popolo non si precipitino per salire verso il Signore, altrimenti egli si avventerà contro di loro!”» .

Da questa descrizione si evince una montagna di cui nessuno può toccare i bordi, come se la base della montagna fosse un costone piuttosto che un dolce declivio.

«Essi videro il Dio d'Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffiro, simile in purezza al cielo stesso» .

E dal Corano:

«Quando ti separi da loro e dai loro idoli, corri alla caverna. Dio estenderà su di te la sua pietà e preparerà per te un rifugio di sicurezza ».

Le caratteristiche del Monte Sinai descritte da T. Flavio Giuseppe, dalla Bibbia e dal Corano troverebbe un parallelo nel Gebel Barkal:

1. Il monte si trova collocato davanti ad un deserto.
2. Ai piedi del monte vi è una caverna con il pavimento lastricato.
3. Nella caverna vi è il tempio di Amon, il toro dell'Enneade adorato con le sembianze del vitello d'oro da Aronne sotto il Gebel Barkal.
4. Il monte è maestoso, come nella descrizione biblica, con alte pareti scoscese.
5. Si trova collocato nel regno di Nubia, dove Mosè incontrò una donna cushita che prenderà in sposa e dove condurrà un'operazione di polizia contro i ribelli per conto del faraone Amenofi, esattamente come il viceré di Nubia sotto Amenofi IV/Amenhotep IV, nel suo XII anno di regno.
6. Il regno di Kuš si trova dove Mosè prenderà come sposa la figlia del re nubiano.
   7. Il monte si trova nel percorso che porta al nuovo tragitto dell'Esodo degli Yahud, che attraversarono il Mar Rosso all'estremità sud in corrispondenza dello stretto di Bab el-Mandeb, lungo appena venti chilometri, che porta nell'attuale Yemen, dove si forma il golfo di Aden.

Ovviamente chi vuole approfondire le scoperte di Alessandro De Angelis e di Andrea Di Lenardo, co-autore del libro, può farlo leggendo il libro Exodus, reperibile al seguente link su macrolibrarsi:
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__exodus-libro.php
 

Ricordiamo a tutti i nostri lettori che lunedi dalle ore 10,30 alle 12 saremo in diretta su Radio White con Alessandro De Angelis, dove approfondiremo le scoperte su Cristo il Romano e su Mosè del libro Exodus
 

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