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Una Riforma che finalmente riforma: lettera aperta al ministro Franceschini

L'intervento del fotografo e filmmaker Pierfrancesco Bruni

Redazione
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Caro Ministro Dario Franceschini,

non si meravigli del fatto che la Riforma dei e sui Beni Culturali abbia sollecitato una discussione arzigogolata. Tutte le riforme, come Lei sa bene, quando seriamente riformano con intelligenza e lungimiranza fanno paura.
Già, perché si vanno a toccare degli stati e strati consolidati e ciò va a scardinare poteri.
La sua Riforma è fatta con saggezza ed è dentro il contesto di un Novecento/Duemila che si apre alle culture europee e internazionali.

Fa paura perché smuove la staticità di alcune strutture e fa capire che c'è una differenza sostanziale tra tutela - conservazione e valorizzazione - fruizione.


Chi contesta la sua Riforma ha sempre contestato ogni innovazione nel campo dei beni culturali (Cfr. le cronache degli ultimi decenni) perché è rimasto legato alla Legge Bottai. Ma chi contesta ha una sua appartenenza ideologica certa ma variabile come le culture tra tre bandiere. Proviene dalla sinistra e da quel mondo comunista che si considerava portatore di una verità culturale assoluta e unica...Continua a leggere...

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