Caro Ministro Dario Franceschini,
non si meravigli del fatto che la Riforma dei e sui Beni Culturali abbia sollecitato una discussione arzigogolata. Tutte le riforme, come Lei sa bene, quando seriamente riformano con intelligenza e lungimiranza fanno paura.
Già , perché si vanno a toccare degli stati e strati consolidati e ciò va a scardinare poteri.
La sua Riforma è fatta con saggezza ed è dentro il contesto di un Novecento/Duemila che si apre alle culture europee e internazionali.
Fa paura perché smuove la staticità di alcune strutture e fa capire che c'è una differenza sostanziale tra tutela - conservazione e valorizzazione - fruizione.
Chi contesta la sua Riforma ha sempre contestato ogni innovazione nel campo dei beni culturali (Cfr. le cronache degli ultimi decenni) perché è rimasto legato alla Legge Bottai. Ma chi contesta ha una sua appartenenza ideologica certa ma variabile come le culture tra tre bandiere. Proviene dalla sinistra e da quel mondo comunista che si considerava portatore di una verità culturale assoluta e unica...Continua a leggere...