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Antifascismo, guerra e resistenza a San Giuliano Terme

L'esempio di San Giuliano Terme: un assessorato alla cultura che stimola la ricerca storica.

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9 Aprile: a San Giuliano Terme lo storico Paolo Pezzino presenta il libro “Antifascismo, guerra e resistenza”, di Gianluca Fulvetti e Stefano Gallo (edizioni ETS) in quella che è stata l’ultima iniziativa del consiglio comunale prima dello scioglimento dello stesso e del silenzio imposto dalla campagna elettorale. Un’iniziativa finalizzata alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio toscano e in particolare del pisano. In questi anni, nei dintorni di Pisa, sono state portate avanti tantissime iniziative della memoria che hanno coinvolto le scuole, a partire addirittura da quelle primarie. “L'archivio della memoria” è stata un'iniziativa avviata dalle istituzioni di San Giuliano Terme. L’idea è quella di consolidare il valore della memoria cercando di trasmettere il ricordo della resistenza, delle stragi, del sangue versato dai partigiani alle nuove generazioni. Il volume di Fulvetti e Gallo è parte dell’ampia ampia iniziativa “Trasmissione e conservazione della memoria storica a San Giuliano Terme” portata avanti dall’ufficio cultura del comune e in particolare dall’assessore alla cultura e alla memoria storica Fabiano Martinelli.

Ecco i ringraziamenti degli autori del libro:

“Un grazie all'amministrazione comunale con la quale si collabora da anni. Un grazie ai funzionari che tra mille fatiche hanno portato avanti questo progetto di memoria e ricerca storica. Questo censimento di memoria – creato anche grazie all'interazione con le scuole, con questionari e collaborazioni con i docenti – è stato preziosissimo. Oggi a San Giuliano ogni ragazzetto di quinta elementare conosce i luoghi della memoria soprattutto grazie a questo progetto. È un percorso che ha arricchito la comunità cittadina nel suo complesso e ha stimolato una riflessione sul proprio passato. Un grazie anche a Stefano Gallo” (Fulvetti)

“Ringrazio il comune e tutta l'amministrazione. Grazie alla memoria della collettività. Il libro parla di eventi  di dolore, racconta una storia dura, non accomodante. Ricostruisce in maniera il più possibile chiara e precisa la storia dell'antifascismo sangiulianese. Non posso non ringraziare calorosamente l'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) e i pochi testimoni rimasti in vita.” (Gallo)

Nonostante l’iniziativa del comune di San Giuliano, la ricerca storica sull'antifascismo e sulla resistenza non è fortissima e tantomeno sviluppata a dovere.
Neanche in una regione come la Toscana che punta tanto – anche propagandisticamente – sulla diffusione della memoria della resistenza. Gli studi portati avanti si leggono su vari piani e svelano legami di personaggi della zona con esperienze quali la Guerra civile spagnola e la guerra in Francia. Il libro potrà essere utile anche dal punto di vista didattico nelle scuole superiori.

È bello notare come in un contesto di crisi economica, di tagli a ricerca e cultura, un’istituzione locale abbia trovato le forze e le risorse per finanziare un progetto di questo tipo. Una dimostrazione del fatto che se c’è veramente la volontà, con caparbietà, competenza e impegno, si può investire sulla cultura.

L’iniziativa sangiulianese può – o forse deve – rappresentare un esempio lodevole per i comuni di tutta la penisola. Come spesso ricordato dalla nostra redazione, solo ricercando, studiando e capendo il passato possiamo conoscere noi stessi.

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