Ritorna Elda Lanza con un romanzo unico, godibilissimo, dalla pregevole immediatezza di dialogo.
Versione letteraria di Jessica Fletcher con un pizzico di Montalbano, il suo stile è quello del giallo classico, che potrebbe essere preso così com’è e trasposto in sceneggiatura senza perdere quella naturale eleganza che la critica continua a riconoscerle.
Com’è morto Carlo Spada? Chi ha sabotato la barca nuova di Alessandro Notarnicola? Chi consolerà Rosina Santacroce da cinque anni di lutto e di lacrime? Max Gilardi, attraverso una lucida ricognizione dei fatti arriverà alla soluzione dei due casi, anche con un matto affogato sulla scacchiera di uomo e di avvocato.
Nel gioco degli scacchi la mossa del matto affogato esiste ed è lo scacco matto più spettacolare anche se molto improbabile perché il giocatore di solito si accorge del rischio e cerca di sbloccarsi prima. Se non ci riesce, si trova nella situazione in cui il Re viene mattato da un solo pezzo avversario, benché circondato da pezzi amici – sono proprio questi ultimi a impedire al monarca di sottrarsi al mortale scacco ostruendo ogni via di fuga – il Re non può superare lo scacco matto e affoga – di qui la relazione fra trama e titolo.
E all’insegna del matto affogato saranno anche i due casi su cui si trova a indagare Max Gilardi, che ha rinunciato alla sua carriera di commissario a Milano per intraprendere quella di avvocato a Napoli. Ed è Napoli la vera protagonista del romanzo. Una Napoli volutamente dimenticata e faticosamente ritrovata, con tutte le sue contraddizioni, ma ricca di ricordi, di umori, di amici e di un padre amato a stento. Questa città gli sta addosso come un vestito stretto, del quale poco a poco Max Gilardi, attraverso due delitti che lo coinvolgono, saprà liberarsi. Per ritornare a Napoli anche con il cuore, e con gli occhi di un uomo che si misura, senza condiscendenza, con la propria voglia di ricominciare a vivere.
Dal libro:
“Ora doveva dirlo a suo padre. Doveva dirgli di essersi dimesso dalla polizia e di aver deciso di tornare a casa, a Napoli, per riprendere a fare l’avvocato”. L’ex commissario Gilardi sconvolto in seguito alla tragica scomparsa della moglie Natj è tornato nella sua terra natia per dare inizio a un nuovo percorso della sua esistenza. “Sì, figlio mio, torna a casa. Io ti aspetto … quando vuoi tornare?”. Max sarebbe tornato in autunno nella città partenopea per fare l’avvocato, non il principe del foro, perché desiderava “capire la gente, voglio capire perché aiutarla”. Milano era stata per sei anni il palcoscenico della vita di Max, erano stati quelli anni molto importanti. Napoli adesso poteva rappresentare il futuro, anche se ora nella mente di Gilardi riaffioravano i ricordi di gioventù: luoghi, compagni, “mia madre sempre così apprensiva e così silenziosa. Mio padre così assente e così fortemente presente. Sono scappato soprattutto da lui”.
Rassegna stampa:
“Sapere che Giorgio Gaber provava le canzoni nel salotto della signora Lanza, mentre Dario Fo le raccontava il suo teatro e Walter Chiari le faceva compagnia con le sue gag ci fa comprendere come l’autrice abbia coltivato a lungo la sua capacità di osservatrice del mondo, mantenendo sempre vivo uno spirito innato per l’umorismo” – Luca Grovi, Il Giornale
L’autore:
Elda Lanza è nata a Milano il 5 ottobre del 1924. È stata molto attiva nel movimento femminista e ha avuto una precoce e intensa attività di scrittrice e giornalista (ha iniziato a lavorare per Bolero nel ’49, e nel ’51 le è stata affidata una rubrica di arredamento su Grazia). Dopo gli studi all’Università Cattolica di Milano e alla Sorbona di Parigi (dove è stata allieva, tra gli altri, di Jean Paul Sartre), nel 1952 fu contattata dai dirigenti dalla neonata televisione italiana di cui, dopo svariati provini, diventa la prima presentatrice in rai lavorando nei primi programmi sperimentali. Ha lavorato in televisione fino al 1972. Socialista militante, nel 1980 ha lavorato con Carlo Tognoli presentandosi con lui alle elezioni per il sindaco di Milano. Ha conosciuto alcuni tra i più grandi personaggi della cultura italiana e internazionale.