Con le vicende della XVI giornata (19-20 dicembre) la Lega Pro è andata in vacanza per il Natale.
Si ripartirà, a gennaio, da quella che è stata una vera e propria restaurazione nel girone settentrionale e da una convalida del tagliando negli altri due. Nel raggruppamento di mezzo, infatti, come in quello meridionale, nessuna sorpresa: l’alba del 2016 spunterà su di essi vedendo ancora, al primo posto, l’inaffondabile Spal con il suo carico di 34 punti e l’altrettanto inaffondabile Casertana, a dispetto di nuove potenze emergenti.
A rendere a mr. Leonardo Semplici le cose ancora più… semplici è la marcia altalenante della Maceratese, che nelle due ultime giornate pre-natalizie ha rallentato parecchio la sua corsa impattando anche contro le aspettative. Fare propria l’intera posta in palio nella gara casalinga contro l’Arezzo non era infatti impresa proibitiva, ma gli uomini di Bucchi non sono riusciti ad andare oltre lo 0-0. La Spal, invece, al “Mazza” non si è fatta certo pregare per realizzare un’altra impresa ugualmente non proibitiva, e cioè piegare il Teramo. Sicché il 2-0 rifilato ai pretuzi consente loro di portare a quattro punti il distacco dai marchigiani e di passare un Natale di ambiziose speranze, più che meritate. Uno sguardo in coda: oltre agli abruzzesi, ultime vittime degli estensi, tremano anche il Savona, che con soli due punti sembra già bello e spacciato, la Lupa Roma e la blasonata Pistoiese.
Andiamo al girone A, dove non è durata più di una settimana l’avventura in testa alla classifica dell’Alessandria, raggiunto, forse un po’ troppo precocemente, dai nostalgici complimenti di Gianni Rivera. Mentre, infatti, a Cremona il Cittadella realizzava l’impresa della giornata sbancando lo “Zini”, I grigi piemontesi pareggiavano a Reggio Emilia, lasciando così campo libero ai veneti per reinsediarsi in vetta. Il distacco è sempre minimo (sono 32 i punti del Cittadella, 31 quelli dell’Alessandria); ma, per il momento, l’asso nella manica della capolista di Venturato sembra essere la capacità di riprendere in modo celere gli inseguitori che tenderebbero a spingerla nelle retrovie. Situazione in coda: stato di classifica preoccupante per la Pro Patria (soli 7 punti), non stanno meglio l’Albinoleffe (11) e il Renate (12).
Che Natale sfavillante per i tifosi del Foggia: e ci siamo spostati, com’è evidente, nel girone C. In sole due giornate i dauni sono riusciti a scalare la classifica fino ad imporsi come seconda forza alle spalle della Casertana, che, come da previsioni, ha recitato la parte del panzer anche nel posticipo casalingo di lunedì 21 contro il Messina, sconfitto 4-1. Dopo la bella vittoria interna ai danni del Cosenza, i satanelli si sono ripetuti a Martina Franca con lo stesso perentorio risultato di 2-0. Terzo posto a 29 punti per il Lecce, che supera in casa il Benevento col risultato di 2-1. Alle sue immediate spalle, con due lunghezze da recuperare, il Cosenza, anch’esso vincente in casa, di stretta misura, a spese dell’Andria. Continua la sua marcia della rinascita il Catanzaro, ora a 22 punti nel maxi-gruppone comprendente Andria, Messina e Matera. Nei bassifondi i giochi sembrano ormai fatti per la simpatica squadra frascatana della Castelli Romani, a soli 5 punti; situazione pericolosa anche per il Martina Franca, a 11.