“Non è facile  alla mia età lasciare amici, parenti e famiglia, abbandonare il paese in cui sei cresciuto. Quando la notte prima di addormentarmi spengo la luce e penso a cosa mi sto lasciando alle spalle, capisco che sono queste le esperienze che ti fanno diventare più forte, che ti fanno davvero crescere, non è tutto oro quel che luccica”.

Lorenzo Pes è cresciuto a Scano di Montiferro, piccolo borgo in provincia di Oristano, dove sin da piccolissimo ha iniziato a dare i primi calci al pallone, dimostrando subito le sue qualità. Doti invidiabili quelle di Lorenzo: supera un provino per il Cagliari Calcio che lo fa esordire (nella sezione di Palmas Arborea) già ad 11 anni. Quest’anno è stato chiamato a Cagliari, dove gioca come difensore centrale nei giovanissimi nazionali. “Le occasioni come queste capitano solo una volta nella vita, è un treno che non voglio perdere”. A testa alta in campo come nella vita, l’umiltà di chi ha tutto da guadagnare e il sorriso schietto e sincero di chi non ha nulla da perdere. Lasciare casa, vivere in foresteria, cambiare completamente amicizie e conoscenze, studiare in una nuova scuola. Già, la scuola. I giovani calciatori devono studiare e allenarsi, allenarsi e studiare, sfida notevole a 14 anni. Per sfondare nel mondo del calcio non bastano le qualità ci vuole anche tanto sacrificio, dedizione e impegno. Un giovane con una grossa occasione e con il coraggio di prendersi delle importanti responsabilità, ripagate dalla fiducia di mamma Marcolina e di papà Francesco, onnipresenti nonostante i chilometri di distanza.
Un grosso in bocca al lupo a Lorenzo, con l’augurio (impegnativo) di rappresentare tutta Scano in Serie A, magari al fianco di Astori nel cuore della retroguardia Rossoblù.