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Vince Vettel nella notte di Singapore

Rimonta di Alonso, brillante Raikkonen

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Fuochi pirotecnici che avvolgono il cielo scuro e profondo di Singapore, al termine di una gara spettacolare e da brivido, che ha regalato il trentatreesimo successo in carriera per il tedesco della Red Bull Sebastian Vettel, che accumula un margine di trentatre secondi sul secondo piota in gara. E che pilota! Oggi, in pista, c’è stato un Fernando Alonso stratosferico, il quale (sarà stata la notte, che gli ha fornito la giusta concentrazione) è scattato benissimo, trovando un brillante spunto all’esterno, che lo ha fiondato in quarta posizione, pur essendo partito settimo. E da lì, ha spinto senza fare economia quella rossa pronta al riscatto e, in regime Safety (dopo la brutta botta di Ricciardo, forse distratto dal nuovo contratto in RedBull), ha scelto di fare la seconda sosta prima di tutti gli altri piloti e questo gli ha garantito la propria meritatissima e brillante seconda posizione. Terzo posto per il vero campione di questo Gran Premio di Singapore: uno straordinario Kimi Raikkonen, il quale, dopo la seconda peggior prestazione della sua carriera, dopo essere partito tredicesimo e dopo aver avuto vari problemi fisici (accusava forti dolori alla schiena), adottando la medesima strategia ai box di Alonso, non solo è stato autore di sorpassi straordinari, ma, concentrazione giusta e giusta caparbietà, si è ritrovato sullo scalino più basso del podio, guadagnandosi ben dieci posizioni dalla partenza. Fenomenale finlandese, ai cui tubi di scarico si ritrova Rosberg (che partiva secondo) e che è alquanto deluso, ma, se non altro, chiude davanti al compagno e nemico Lewis Hamilton, il quale (frenate rischiose a parte e danze sui cordoli), proprio all’ultimo giro, è riuscito a superare Perez e Button, a loro volta sopraggiunti da Felipe Massa. E riguardo a Felipe, è opportuno aprire una corposa parentesi, poichè, nonostante ha chiuso in sesta posizione (giusto per qualche punto), aveva trovato in partenza il giusto spunto, ma, convinto che gli convenisse entrare all’interno, è stato poi stretto ed è scivolato in sesta posizione. I ritiri di gara clamorosi (quello di Ricciardo a parte) sono stati sicuramente il ritiro di Grosjean (che partiva terzo e che ha avuto problemi tecnici e un pit stop lentissimo) e il ritiro di Mark Webber (con vettura, che, proprio all’ultimo giro, ha preso fuoco). Certo in questo gran premio, tralasciando Vettel, si sono mescolate le carte in tavola e tutto è stato fenomenale e, a suo modo, imprevedibile: insomma, la fortuna è come la ruota di Singapore e questa volta non ha girato per i soliti.

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