Sabato 24 e domenica 25 gennaio 2015. È stata celebrata la XX giornata di serie A. I presidenti di tutte le squadre dovrebbero sinceramente prendere esempio dal massimo dirigente del Parma, che anche al culmine della più negativa congiuntura non ha voluto saperne di privarsi del suo allenatore, Donadoni; riuscirà Berlusconi a scacciare la tentazione di sbarazzarsi di Inzaghi e a continuare, al contrario, a dargli credito? Certo ora come ora tutto depone a sfavore del trainer su cui a scorsa estate si era puntato per la rifondazione del Milan: l’avvio di campionato aveva illuso un po’ tutti, poi gradatamente si è tornati ai livelli malinconici dell’anno passato. La partita contro la Lazio, giocata sabato sotto la luna di Roma davanti a trentacinquemila spettatori, rappresenta in un certo senso il riassunto di quello che è stato il torneo del Milan fino ad ora: chiuso in vantaggio il primo tempo grazie al gol immediato di Menez al 4’, lesto a sfruttare uno svarione mastodontico della difesa biancoceleste, i rossoneri sono crollati nella ripresa. Chi di gol-lampo ferisce di gol-lampo perisce, e difatti la rete del pari segnata da Parolo subito ad inizio ripresa (47’) fa sgretolare la squadra di Inzaghi, incapace di reagire così come di chiudersi adeguatamente: una festa per Klose, che fa 2-1 al 51’, e ancora per Parolo, eroe della serata, pronto all’appuntamento con la doppietta all’81’. 3-1, esattamente lo stesso risultato dell’andata a parti invertite, per le aquile un’euro-rivincita: nel finale Milan in dieci per l’espulsione di Mexes, che, in uno scatto d’ira, tenta di prendere per il collo un avversario, Mauri, al culmine di uno scontro verbale. Una vittoria che vale doppio, forse triplo, anche alla luce del passo falso della Sampdoria al “Ferraris” contro il Palermo: avanti con Eder al 6’, i blucerchiati sono stati infatti ripresi dalla truppa di iachini con al Vazquez al 49’. E la gara in pratica non ha detto altro.
A proposito di Donadoni: il suo Parma soccombe anche nel derby casalingo con l’altro pericolante Cesena. Finisce 1-2, ma fanno tutto i romagnoli: il gol del momentaneo vantaggio (Pulzetti al 21’), quello del pareggio (maldestra autorete di Cascione al 76’) e infine quello del colpaccio (Rodriguez all’89’). Vince ancora in casa il Cagliari di Zola (sette punti nelle ultime tre partite) e impone un nuovo stop al Sassuolo: Rossettini, aperte le marcature al 20’ per i padroni di casa, aveva rimesso tutto in discussione con un’autorete al 76’, ma per fortuna degli isolani tre minuti più tardi ci ha pensato Duje Cop, neoarrivato dalla Croazia, a rimettere le cose a posto e definitivamente. Brusca frenata anche per l’Atalanta delle grandi imprese: il Verona torna a prender gusto a vincere al “Bentegodi” e, dopo il Parma, rimanda battuti a casa anche i bergamaschi, con una rete di Saviola giunta ad inizio ripresa (precisamente al 53’). Che il periodo non sia felicissimo per le milanesi lo dimostra vieppiù il brutto capitombolo interno dell’Inter contro un combattivo Torino. Era il 93’, El Kaddouri aveva battuto l’ultimo angolo della partita per i granata: nella mischia in area nerazzurra il difensore Moretti era lesto ad approfittare al meglio di un “assist aereo” di Maxi Lopez e a trafiggere inesorabilmente Handanovic. Buia la notte del “Meazza” per l’Inter, a cui comunque non sarebbero state risparmiate critiche neppure se la partita fosse finita con un risicato 0-0. Lo stesso risultato a cui, fino al 61’, era rimasta inchiodata anche la partita Juventus-Chievo: allo “Juventus Stadium”, infatti, c’è voluta una genialata di Pogba quindici minuti dopo l’inizio della ripresa perché una gara contro i terzultimi della classe, rivelatasi inaspettatamente ostica, svoltare a favore degli uomini di Allegri. Poi, trovata la chiave del successo, per Lichtsteiner è stato facile mettere il lucchetto ai tre punti al minuto 74. Intanto la Roma a Firenze coglie un pareggio che, rebus sic stantibus, le consente quantomeno di consolidare il secondo posto: a fronte di un -7 dalla vetta c’è, infatti un confortante +8 rispetto alle due terze, Lazio e Sampdoria. Al 49’ Ljajic risponde a Gomez, andato in gol al 19’: poculum semiplenum.
Stasera chiuderanno il turno Empoli-Udinese e Napoli-Genoa.