A Indianapolis sono stati entrambi beffeggiati da Rossi, ritrovandosi increduli e allibiti nei tubi di scarico dell'italiano, ma questa volta, nel Gran Premio della Repubblica Ceca, sono stati loro a lasciare tutti increduli ed allibiti.
I soggetti della frase sono Cal Crutchlow ed Alvaro Bautista, catapultati, come molle tirate per bene e poi cedute, in prima e seconda pozione.
Crutchlow firma una strepitosa pole sul circuito impronunciabile di Brno, con il tempo record di 1.55.527 e non indifferente risulta il tempo di Bautista, tra i migliori della sua carriera, di 1.55.754.
Terzo posto per Marc Marquez, decisamente deluso, dopo gare in cui sempre ha lasciato il segno e dopo qualifiche in cui si è ritrovato indiscutibilmente primo per due intere sessioni.
Pedrosa e Lorenzo, non di certo per la simpatia che li lega, si ritrovano ancora una volta incollati tra loro, l'uno quarto, l'altro quinto, i quali, senza ombra di dubbio, domani lasceranno sull'asfalto i segni della sfida e le scie dei sorpassi.
Passano al setaccio i piloti italiani, tutti reduci di qualifiche particolari: settimo posto per Valentino Rossi su una Yamaha affaticata, nono posto per Andrea Dovizioso (fiducioso per domani) e undicesimo posto per Andrea Iannone.
Il pilota abruzzese Iannone non chiude con una casellina in top ten, ma, nel profondo, si dice soddisfatto poichè è stato l'indiscusso protagonista della q1, con il suo primo tempo, che ha significato una risposta-riscatto alle due cadute di oggi e ad una spalla dolorante, resa tale da residui di trascorse gare andate male.
Se è vero che la fortuna è Ceca, questo Gran Premio sarà di nome e di fatto sorprendente e non si sa davvero cosa aspettarsi dalla gara di domani.