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Serie A, un tridente al comando

Napoli: débâcle inaspettata. Prima delusione per Zeman.

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Domenica 14 settembre. E’ stata celebrata la II giornata del campionato di serie A. Sembra che la dea Opi abbia ceduto la sua cornucopia ad Eupalla, che ha subito provveduto a riempirla… di gol (ventotto quelli realizzati nel turno di ieri, sedici dei quali solo nelle due sfide che hanno visto protagoniste le squadre milanesi). Nel duello che aveva caratterizzato tutta la passata stagione, quello tra Roma e Juve, si inserisce prepotentemente il rinato Milan di Pippo Inzaghi. E, delle tre squadre che occupano la testa della classifica, bisogna dire che sono proprio i rossoneri quelli che hanno vinto convincendo di più e così confermando la buona impressione destata all’esordio: il 5-4 rifilato al Parma nella tana dei ducali, anche se determinato da gol “rocamboleschi”, come li ha definiti lo stesso allenatore milanista, è comunque la dimostrazione che il Milan di oggi non si sfalda pur avendo la coperta corta e magari trovandosi in inferiorità numerica (lo è stato in realtà per l’espulsione di Bonera dal 13’ al 33’ st, quando il rosso ai danni di Felipe ha riequilibrato la situazione), ed è lontano parente della squadra sciupona e bollita andata in scena lo scorso anno. Per il diavolo vanno in rete Menez per due volte (al 44’ su rigore e al 33’ st), il neoacquisto Bonaventura (25’) e ancora Honda (37’) e De Jong (23’ st). Cassano (27’), Felipe (6’ st), Lucarelli (28’) e, quasi quinta colonna al servizio di Mirante e c.,… De Sciglio (autorete 43’ st), hanno tenuto i gialloblù in partita fino alla fine. Ventiquattr’ore prima la Roma si era imposta a fatica sul campo di un coriaceo Empoli (1-0, maldestra respinta del portiere di casa Sepe al 46’), mentre la Juventus a Torino aveva regolato la truppa di Stramaccioni in modo autorevole ma senza strafare (8’ Tevez, 29’ st Marchisio).     
Seguono l’Inter, che a San Siro ha mandato in onda un crudele déjà vu nei confronti del Sassuolo, orbato di Berardi al 25’ st (tripletta di Icardi, 4’, 30’ e 7’ st, Kovacic al 21’, Osvaldo al 43’ e 29’ st, Guarin al 31’);  la Sampdoria, davanti al suo pubblico mondatasi dalle incertezze della domenica precedente vincendo l’eurosfida col Torino (per effetto delle reti di Gabbiadini, 34’ t, e Okaka 34’ st); e una sempre brillante Atalanta, che si consola per la perdita di Bonaventura conquistando l’isola di Zeman con Estigarribia e Cossu, in gol rispettivamente al 4’ e al 40’ st. Al boemo non basta il fuoco di paglia di Boayke, al 22, st.
Se la Lazio comincia il suo campionato col 3-0 rifilato al Cesena (Candreva 19’, Parolo 11’ st, Mauri 45’ st), Fiorentina e Napoli continuano a deludere: gli spenti viola in casa col Genoa non vanno oltre il pari (l’unico risultato immacolato della giornata), mentre il Napoli fortunosamente corsaro quattordici giorni fa finisce a sua volta per essere vittima di una banda di bucanieri… scaligeri (Maxi Lopez al 48’). Tutto questo in attesa di Hellas Verona-Palermo.

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