Sulla pista bollente del circuito di Hungaroring, con 52 gradi di asfalto e col calore nel corpo, è Lewis Hamilton il vero campione, che parte in pole position e salvaguarda fino all'ultimo tratto di gara la prima, meritatissima posizione di questo Gran Premio d'Ungheria, che non è stato affatto statico, come si poteva pensare. Sono state favorite le tre soste dai piloti in lizza per il mondiale e l'unico pilota che ha fatto solo due soste è stato Kimi Raikkonen, che si ritrova catapultato secondo in gara e secondo nella classifica piloti con 134 punti, davanti ad un deluso Fernando Alonso (133 punti), il quale, dopo una bella partenza, sembrava potesse occupare lo scalino più basso del podio e che invece conclude la gara con un quinto posto (vidimato dal fatto che la Ferrari, su questo tracciato, ha perso il proprio distintivo 'passo gara').
Terzo posto per Vettel (con qualche problemino nella parte destra dell'alettone, in seguito ad un contatto avvenuto ad inizio gara), il quale, certamente, puntava a qualcosa in più, ma che resta comunque leader del mondiale e, fino ad ora, mai uscito vincente dal tracciato ungherese. Non pochi problemi hanno avuto, tra gli altri, Felipe Massa (con alettone anteriore completamente danneggiato), il quale ha subito sorpassi su sorpassi, replicando una sola volta ad Hulkemberg e Nico Rosberg, costretto a ritirarsi a pochi giri dal termine. Il più delle volte i tamponamenti sono avvenuti per via della strettezza del circuito, sul quale si può sorpassare solo lungo i due rettilinei e sul quale non è consigliabile sorpassare all'esterno, come ha fatto più volte Grosjean, autore di un tamponamento su Button, che gli è costato drive through e sesta posizione, perché se Senna affermava che «non esiste curva cui non si possa sorpassare», è anche vero che non bisogna prendere tutto alla lettera, tanto meno in Ungheria.
Al termine di questo Gran Premio, pausa estiva per i piloti, che approfitteranno di questo mese per andare in vacanza o, magari, per qualche rinfrescatina al volo dagli avi, dal momento che oggi, in pista, erano presenti Niki Lauda e il caro vecchio Jean Todt.