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Uragano Marquez con la settima vittoria

A Montmelò secondo Rossi e Pedrosa terzo

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Ce l’ha fatta anche stavolta, Marc Marquez.
Ce l’ha fatta anche stavolta a prendersi la prima posizione, per l’ottava volta consecutiva.
Ma c’è bisogno di fare un po’ di ordine, di andare piano, altrimenti non passano tutte le emozioni iniettate da questo meraviglioso Gran Premio di Catalogna senza un filo di noia, senza un briciolo di scontentezza.
Partiva Pedrosa in Pole Position, partiva primo, ma, al semaforo bianco, non è scattato come doveva.
Meglio di lui è scattato Lorenzo, ma si è tenuto la posizione poco, molto poco.
Perché è subito sopraggiunto Valentino Rossi, il quale, in seguito ad un sorpasso su Pedrosa, si è autonominato leader della corsa.
Valentino Rossi, l’italianissimo, che qui vinse sei volte solo in classe regina, si è dimostrato carico, grintoso, eccellente.
È stato leader indiscusso della gara fino a dieci giri dal termine.
A dieci lunghezze d’arrivo, infatti, l’uragano Marquez (in rimonta dalla quarta posizione) ha travolto tutti, ha aperto i giochi, ha attaccato Rossi e ha dato il via ad una serie interminabile di sorpassi e risorpassi, battute e risposte.
In tutto questo, mentre Lorenzo decelerava, Pedrosa, spettatore privilegiato, ha assistito alla battaglia tra Marquez e Rossi, ha assistito a Marquez che si prendeva il primo posto e, quando ha visto Valentino davanti a lui, proprio non ha resistito ad infliggere l’attacco.
Aggressivissimo, tenace, risuscitato, combattivo come mai, Dani Pedrosa si è preso la seconda posizione su Rossi e non gli è bastato.
Ha addirittura provato, a due giri dalla conclusione, ad attaccare Marquez.
Ci è riuscito, con sorpasso e controsorpasso.
Ma, a pochissimi metri dall’arrivo, Pedrosa, nell’attaccare Marquez, lo ha tamponato, è finito lungo e Valentino si è ripreso la seconda posizione.
Insomma, la gara di Montmelò ha visto, sul podio, in questo ordine, Marquez, Rossi e Pedrosa.
Ognuno più straordinario dell’altro, ognuno eccellente, ognuno disperatamente attaccato al gradino più alto.
Che gara emozionante! Che gara colorita, colorata, privilegiata.
L’ha vista da lontano, purtroppo, Jorge Lorenzo, che ha chiuso col quarto tempo, davanti a Bradl e ai due fratelli Espargaro, uno dietro l’altro, nella loro Spagna.
Ottavo e nono ci sono, con le loro Ducati che oggi erano un tantino stanche, Andrea Dovizioso e Andrea Iannone.
Venticinque giri tiratissimi, vissuti al limite, in bilico.
Una gara spagnola che ha regalato duelli, battaglie, show, sorpassi di spessore e chicche abbondanti di vero sport.
 

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